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Al Pomiroeu di Giancarlo Morelli

Al Pomiroeu di Seregno lo chef Giancarlo Morelli propone una cucina elegante e attenta ai ritmi della natura



Il primo amore non si scorda mai; una verità che si conferma con Giancarlo Morelli, chef sempre in movimento tra il VIU dell’hotel Viu in zona Chinatown, il Phi in Costa Smeralda e il Pomiroeu di Seregno.

Il nome Pomiroeu e l'ambiente

Morelli cura sempre con grande attenzione, e spesso con la presenza, il suo primo locale brianzolo, che nello scenario territoriale resta ai vertici da circa trent’anni. Il nome deriva dal dialetto locale e significa “Pometo”, borgo di Seregno un tempo noto per la coltivazione delle mele.
Pomireau: lo sgombro, cardo, dattero e fois gras
Situato in un’antica corte, Il Pomiroeu è una piccola oasi di quiete, ricco di verde e di fiori, quasi a voler conservare l’antica origine di frutteto, così come le salette interne “profumano” di eleganza e ospitalità in grado di offrire un’atmosfera familiare.

Anche il menu, così come l’ambiente, è attento ai ritmi della natura. I prodotti seguono le stagioni e la cucina di Giancarlo non si discosta dalle tradizioni, ma le migliora grazie a un’esecuzione tecnica, frutto di esperienza e competenza. La carta dei vini è ben assortita, tra etichette italiane e francesi.
Pomireau: gnocchi di patate di montagna

I piatti

La scelta degli antipasti è variegata. Ho molto apprezzato lo sgombro, cardo, dattero e foie gras, il cui utilizzo è determinante nello smorzare le spigolature del pesce azzurro.
In carta i piatti storici significativi, come il riso Carnaroli alla ricotta di bufala affumicata, con tartare di gamberi rossi, tartufo nero e colatura di alici.

Un piatto di successo, in carta dal 2009, ma attualmente gli amanti del risotto possono godere anche di un’altra versione, altrettanto sorprendente e piacevole: riso Carnaroli mantecato al tarassaco, finanziera di coniglio e kefir.

Gustosi, dal primo all’ultimo boccone, sono i tradizionali gnocchi di patate di montagna, farciti di stracchino, armellina, pera e salvia, mentre l’originalità trova riscontro nello spaghettone alla rapa rossa, mela verde, lumache e caviale. Un mix ben amalgamato che in bocca trova la sua armonia, specialmente il connubio azzardato tra lumache e caviale.
Pomireau: lombo di agnello, sedano rapa, mirtillo fermentato
Non può mancare la cotoletta alla milanese, di cui Giancarlo offre due versioni, quasi a voler accontentare i diversi gusti, ovvero alta o bassa. Sulla querelle non ho dubbi: sempre “bassa”, ma cucinata con il burro chiarificato.

Chi non ama la milanese può scegliere il lombo di agnello (cotto come dio comanda), sedano rapa, mirtillo fermentato e broccolo filaro. Tutti i piatti sono accompagnati da una varietà di verdure intriganti, segno di ricerca continua.

Anche il dessert mi ha colpito perché squisito e originale: gelato alla cannella affumicata, spuma di pinoli. Marroni e meringa al pepe nero.

Contatti

Pomiroeu

Via Garibaldi 37, Seregno (MB)
0362.237973
info@pomiroeu.it
www.pomiroeu.com

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