Uno scheletro in cantina
Si torna a parlare di solfiti e dell'effetto che hanno sul vino
C’è un inquietante elemento che si aggira nelle cantine: l’anidride solforosa, presente nel vino e tristemente nota per causare diversi disturbi al consumatore, tra cui sicuramente il più comune è il fastidioso mal di testa, ma che per le persone intolleranti può avere conseguenze molto più gravi. Ma allora perché aggiungere i solfiti? Tali sostanze, grazie alle loro azioni antisettiche e antiossidanti, riescono a prevenire la formazione di batteri, la modificazioni del colore e del gusto, e inibendo l’ossidazione di alcuni elementi naturalmente presenti nel mosto, mantenendo le caratteristiche organolettiche del vino costanti nel tempo. La normativa vigente stabilisce una dose massima di 200 mg/l per i vini bianchi e 150 mg/l per i vini rossi, che contenendo i tannini sono più protetti dalle malattie.
Ultimamente stanno riscuotendo molto successo i vini liberi da solfiti (anche se una dose minima è sempre presente, sono i solfiti naturali, o endogeni, che vengono prodotti dai Saccharomyces cervisiae, i lieviti che causano la fermentazione) realizzati con tecniche particolari che permetterebbero di fare a meno o comunque limitare molto il loro utilizzo. E’ quindi possibile eliminare l’anidride solforosa? Se sì, quali conseguenze si avranno sul prodotto? Nella puntata di sabato 15 settembre Davide Paolini ha come ospiti enologi, produttori e un medico, che ci aiutano a capire se esiste realisticamente un futuro per i vini senza solfiti. Appuntamento alle 11 su Radio24.
OSCAR FARINETTI | Azienda Fontanafredda, Serralunga d'Alba (CN)
ANGIOLINO MAULE | “La Biancara” di Gambellara (Vicenza) e Presidente Vinnatur
ALBERTO GRASSO | Agronomo
SERGIO SOAVI | Responsabile prodotti tipici Coop
RICCARDO COTARELLA | Enologo
LUCA D’ATTOMA | Enologo
LINO OLIVASTRI | Enologo,CITRA – CONSORZIO CANTINE RIUNITE D’Abruzzo
CARLO ALBERTO GASPERI | Enologo. CANTINA SOCIALE DI ROVERE’ DELLA LUNA (TN)
VINCENZO LONGO | Dirigente Unità Operativa Istituto Biologia e Biotecnologia Agraria CNR