Il granchio blu torna a farsi sentire, ma i romagnoli gli tengono testa
Ritorna il problema del granchio blu, che mette a rischio la produzione di cozze, vongole e altri crostacei. La regione Emilia Romagna, in un'ottica di economia circolare, lancia una campagna per cucinarlo tutta l'estate nella riviera romagnola.
- Un'estate fa non c'era che il granchio blu
- Il ritorno del crostaceo predatore
- Abbiamo cotto il granchio blu: la campagna della regione emilia romagna per arginare l'emergenza
Un’estate fa non c’era che lui. Dalla fine di giugno del 2023 l’invasione dell’Adriatico settentrionale, da parte del criminale dei mari, faceva notizia e i media italiani non smettevano di menzionarlo.
UN'ESTATE FA NON C'ERA CHE IL GRANCHIO BLU
Per un bel po’ di tempo il granchio blu è stato protagonista indiscusso della scena gastronomica nazionale, non solo perché percepito come specie “aliena” killer di vongole, cozze e altri crostacei, ma anche per la ritrovata considerazione che il mercato ittico e la cucina hanno iniziato ad avere nei suoi confronti. Dalle pescherie alla grande distribuzione, dalle tavole blasonate degli chef ai fornelli domestici, erano tutti compatti nel proporre il Callinectes Sapidus come ingrediente gourmet di piatti e ricette.
Un consumo strategico, finalizzato a fermare un potenziale disastro ecologico ed economico e a trasformare il granchio predatore in prelibato boccone. Tanti gli appelli di emergenza lanciati dall’Alleanza delle Cooperative Pesca e Acquacoltura che chiedevano un intervento immediato e dei fondi per riparare gli ingenti danni causati al settore ittico di Emilia romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia. E se in inverno l’emergenza era rientrata per l’attenuarsi della fame del crostaceo, ora, con l’arrivo dell’estate, la situazione si è ripresentata con numeri ancora più preoccupanti.
IL RITORNO DEL CROSTACEO PREDATORE
Dati Ansa riportano un crollo della produzione di vongole che, nei casi meno gravi, si aggira intorno al 70% per arrivare al 100% in alcune cooperative di Comacchio e di Goro. Una situazione che ha trasformato molti allevatori di molluschi in raccoglitori di granchio blu, con fatturati nettamente in perdita, considerando la disparità di prezzo sul mercato ittico e l’approvvigionamento di granchi esteri da parte di molti ristoratori italiani.
Un bilancio drammatico che secondo Coldiretti Impresa Pesca si aggira intorno ai 200 milioni di danni (non ancora definitivi) e che ha spinto il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, a chiedere, in una lettera al ministro Lollobrigida, la nomina di un commissario straordinario che faccia fronte all’emergenza e tuteli tutti gli operatori della filiera ittica , “avviando campagne intensive di cattura, incentivando i pescatori, ripristinando gli habitat lagunari nel delta del Po e riavviando le attività di allevamento con una campagna di semina”.
ABBIAMO COTTO IL GRANCHIO BLU: LA CAMPAGNA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA PER ARGINARE L'EMERGENZA
Un’iniziativa molto interessante per contribuire all’assorbimento del predatore dei mari è stata lanciata lo scorso lunedì 27 maggio, a bordo della Motonave Bella Rimini, da Legacoop Agroalimentare e Cooperativa Casa del Pescatore. “Abbiamo cotto il granchio blu” è la campagna creata dalle due realtà, in collaborazione con Ecomondo, Legacoop Emilia-Romagna e con i pescatori del Consorzio Pescatori di Goro, Cooperativa la Vela, Cooperativa pescatori di Cervia, Casa del pescatore di Cesenatico e Cooperativa Lavoratori del Mare di Rimini, per promuovere la valorizzazione dei prodotti ittici dell'Emilia-Romagna, connotati da apposito marchio collettivo.
La novità è che, oltre alla vongola romagnola (Chamelea Gallina) e alla cozza romagnola (Mytilus Galloprovincialis), anche il temuto granchio blu, in un’ottica di economia circolare e sostenibile, presenzierà sulle tavole della riviera per tutta l’estate, come “green & novel food”. «L’idea di far entrare il granchio blu nella nostra cultura alimentare, obiettivo dell’iniziativa, è un atto concreto per provare quanto meno a trarre un piccolo vantaggio da quella che è una vera e propria emergenza», ha detto Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare, precisando che «far crescere il consumo di granchio blu con l’offerta di un prodotto già pronto per la cottura, potrà dare anche un piccolo sollievo economico agli allevatori di molluschi alle prese con uno stravolgimento dell’ecosistema che ha portato di fatto all’azzeramento della produzione di vongole veraci e ha messo in ginocchio i pescatori. Un’iniziativa, questa della Romagna, che potrebbe fare da apripista per iniziative simili anche in altre regioni d’Italia con il coinvolgimento delle nostre cooperative».
Gli fa eco Massimo Bellavista, responsabile Pesca e Acquacoltura Emilia-Romagna di Legacoop Agroalimentare: «da oltre un anno, siamo attivamente impegnati nella ricerca di soluzioni tese a fornire supporto di vario genere al migliaio di pescatori in ginocchio per il drastico calo e, di fatto, azzeramento, della produzione di vongole veraci, in un territorio che è sempre stato considerato il distretto europeo della vongola verace. Da oltre un anno siamo impegnati a sensibilizzare le istituzioni, ma anche gli stakeholder dei settori della blue economy, in primis il settore turistico balneare».
La campagna vuole inserire il crostaceo, non più “alieno”, nella cultura alimentare romagnola, con il coinvolgimento di tutti gli operatori della filiera: dalle cooperative di pescatori ai ristoratori e albergatori che dovranno proporre ai loro clienti un piatto a base di granchio blu. Il Consorzio Pescatori di Goro si occuperà della pesca e della commercializzazione del prodotto fresco pronto all’uso, già pulito o congelato, mentre la trasformazione in sugo sarà affidata alla Cooperativa Casa del Pescatore di Cattolica.
La campagna di promozione e valorizzazione dei prodotti ittici dell’Emilia-Romagna e della specie alloctona Callinectes Sapidus è stata presentata alla Commissione Europea il 30 maggio durante l’European Maritime Day di Svendborg in Danimarca. Per l’occasione Massimo Bellavista ha condotto un Blue talk sul progetto europeo BOUTCAR (Blue Jobs through Blue Careers) e sulle skills per migliorare le competenze, l'occupazione ma anche per sviluppare nuove opportunità professionali nella trasformazione dei prodotti ittici del territorio emiliano-romagnolo, di cui fa parte ormai anche il granchio blu.