Il cioccolato alicantino
L'ultimo produttore artigianale
Qual è il valore aggiunto che uno scrittore può attribuire ad un territorio? Inestimabile, se si pensa che le sue storie sopravvivranno allo scorrere del tempo. Così grazie a Fenoglio oggi conosciamo il Piemonte del Partigiano Johnny, e grazie a Sciascia i territori del cioccolato italiano e non solo. «…Altro richiamo, per restare alla gola, è quello del cioccolato di Modica e quello di Alicante (e non so se di altri paesi spagnoli): un cioccolato fondente di due tipi – alla vaniglia, alla cannella – da mangiare in tocchi o da sciogliere in tazza: di inarrivabile sapore, sicché a chi lo gusta sembra di essere arrivato all’archetipo, all’assoluto, e che il cioccolato altrove prodotto – sia pure il più celebrato – ne sia l’adulterazione, la corruzione…».

Trovandomi nella zona di Alicante, per pura curiosità ho voluto verificare le affermazioni di Sciascia e mi sono messa sulle tracce di questo “parente stretto” del cioccolato modicano, ignorato tanto dai locali, quanto dai turisti. Qui in Spagna sembra che nessuno conosca la cioccolateria Pèrez, e tanto meno la cittadina di Vila Joiosa, dove tra il XIX e il XX secolo si trovavano circa 30 aziende produttrici di cioccolato. Oggi, di quelle trenta, ne rimangono solo tre, tra le quali una soltanto ha conservato interamente il metodo di produzione artigianale.
Sto parlando del laboratorio di Gaspar Pérez, un luogo talmente familiare e contenuto, da non esser neppure comparabile al grande stabilimento della Valor, situato a pochi metri di distanza, e considerato il primo produttore di cioccolato nazionale.Gaspar Pérez, nipote del fondatore, con le mani sporche di pasta di cacao mi spiega che la nascita della cioccolateria alicantina è antichissima e risale ad ancor prima dell’Ottocento, quando le donne locali lo producevano a casa e a freddo, ovvero con il medesimo metodo atzeco usato ancora oggi a Modica. Gaspar non conosce l’arte dolciaria modicana o le citazioni di Sciascia, e il suo unico obiettivo è realizzare al meglio il suo cioccolato, così come ha fatto suo padre Tomàs e suo nonno che fondò la ditta nel 1874. Con orgoglio mi fa entrare nel laboratorio, mi fa camminare tra le macchine e mi racconta tutti i particolari di una attività che ha costituito per più di un secolo la fortuna della sua famiglia: grazie alle barrette di cioccolato i Pérez sono sopravvissuti alla storia e alla dittatura di Franco, hanno sfamato le truppe della guerra civile spagnola e oggi non hanno nessuna intenzione di perdere il primato di unica cioccolateria artigianale alicantina. Gaspar, che da piccolo andava a vendere il cioccolato come cibo di strada nelle città vicine, dice che tiene mucha suerte, perché presto l’attività passerà nelle mani del figlio.Nella sua piccola bottega espone i tesori della sua famiglia: le fotografie, gli strumenti del mestiere, le prime pubblicità della ditta, e tantissimo cioccolato. Nell’aria un profondo profumo di vaniglia, che aggiunge come marchio di fabbrica ad ogni preparazione. Il packaging è d’altri tempi, così come le forme delle tavolette che sembrano ancora fatte a mano: il loro gusto non ha eguali e Sciascia aveva ragione: assaggiandolo sembra di arrivare all’archetipo.CHOCOLATES PEREZ
Pda. Mediases, 1
03570 La Vila Joiosa - Alicante
Tel. 965890573
Mail. infoventas@chocolatesperez.com
Web. www.chocolatesperez.com