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All'Osteria del Sass non ci si annoia mai

A Besozzo una delle proposte più intriganti del Lake District


In un ambiente raccolto e accogliente, bipartito tra una saletta calda di intonaci, cotto e pietra locale e una luminosa e panoramica veranda affacciata sugli ondulati e boscati declivi collinari del Verbano, ritrovo, a distanza di tre lustri, un ristorante cresciuto "misura per misura". Non tanto nelle dimensioni, quanto nella sapiente ricerca dei sapori, diretti e distinti, senza aggiunta di sale e di zuccheri ("acceleranti organolettici"). Una cucina a vista, governata e sovrintesa dall'oste, cuoco e cantiniere Costantino Di Claudio, che qui, dal 1997, inizialmente con Matteo Pisciotta e in seguito da colto e capace autodidatta, si propone come una delle più interessanti e intriganti proposte ristoratorie nel "Lake District" varesino e varesotto.

Registriamo quanto sopra, degustando à la carte un gustoso "cold appetizer" di polpo, seguito da un antipasto di "rollè" di pollo con zabaione e punteggiatura di mango e zucchina. Tra i primi andiamo sugli gnocchi di patate al nero di seppia, sormontati da due tenerissime "scalòppine" del mollusco e contrasto agrumato. Assaggiamo anche una crespella ripiena di ragoût di mare, bagnata da un guazzetto di datterini e salsa pil pil. Per il "piatto di mezzo", che è un "secondo" e non un "intermezzo" o una "mezza porzione", optiamo per del petto d'anatra alla mizuna, cotto puntigliosamente al punto giusto (il Di Claudio, trascorsi anche da ceramista, ha una spiccata sensibilità ed attenzione per le cotture...), adagiato su un letto di daikon e contornato da un crudo di verza rossa condita con dello scalogno bruciato. Un trittico di dolci del giorno conclude il nostro pranzo, combinando orto e frutteto: sorprendente, tra una "ghiacciata" di mandorle e delle ciliegie al naturale su un croccante al basilico e mentuccia; la soavissima spuma di cioccolato bianco, sottilmente ammantata, rivestita, di ravanelli; un inno alla leggerezza.

Il tutto con "temperature di servizio" inappuntabili e "servizio di sala" puntuale, discreto e sobrio come la "mise en place". Selezione di caffè "del Caravaggio" con divertissement di "ghiaccioli lecca-lecca" alla frutta.
Grissini stirati, pani e piccola pasticceria giocosa, fatti in casa e non appesantenti. Offerta vinicola all'altezza, con proposte in bottiglia e al calice (un Gargànega Veronese di Castelforte, ha colmato il nostro). Insomma, un "fuori casa" a misura d'una convivialità di coppia e da piccoli nuclei famigliari e amicali, completato da un vantaggioso "business lunch" e da interessanti "serate a tema". Da frequentare con frequenza: non annoia!

Contatti

Osteria del Sass

Via Sant'Antonio 17/b, Besozzo (VA)
0332.771005
info@osteriadelsass.it
www.osteriadelsass.it

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