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Guida ai vini best price

Acquisti consapevoli alla ricerca dell'etichetta outsider. In edicola sabato 3 novembre.


Spesso il consumatore di fronte al prezzo di un vino nello scaffale (ma anche nella carta dei vini dei ristoranti) si pone (e pone) una domanda: trattasi di una bottiglia cara e quindi garante di un eccellente vino rosso o bianco? Ahimè non è così, o perlomeno in molti casi, così come un vestito, una scarpa, un oggetto di design, un mobile. Il prezzo non è un indicatore sempre e comunque sicuro.


Allo stesso tempo però non è consigliabile acquistare vini sotto una certa soglia di prezzo, perché i rischi di un’etichetta bufala sono davvero enormi. Il prezzo “soglia” si può calcolare in base alla media dei prezzi degli stessi vini (con vitigno identico, territorio di provenienza uguale, stessa annata). È difficile sostenere che il limite inferiore è due piuttosto di tre euro, ma si possono fare i calcoli del costo per mettere sul mercato una bottiglia di vetro, un tappo di sughero, un’etichetta per capire più o meno il valore reale di un vino.


Più complicato è il calcolo del plafond superiore. Questo di solito è dato dal valore complessivo dell’azienda vitivinicola, dalla sua storia, dalla serietà sul mercato, dalla costanza negli standard qualitativi, dal territorio di produzione. Tutti questi valori formano il marchio, ma è il consumatore nel momento dell’acquisto di qualsiasi etichetta, cara o a buon mercato, a partecipare in maniera indiretta alla formazione del prezzo.


In ogni caso è sempre importante leggere con attenzione l’etichetta, la provenienza, le sigle (Igt, Doc, Docg) e capire se quel vino è imbottigliato all’origine dall’azienda che lo posiziona sul mercato. Infine è utile tenere presente che anche nella fascia di prezzo da 6 a 10 euro spesso può nascondersi l’outsider, un vino destinato a prendere il largo, vuoi perché scoperto da tanti consumatori che ne apprezzando le qualità e lo diffondono con il tam tam, vuoi perché portato alla ribalta dalle guide e dai critici enogastronomici. Dunque la ricerca diventa poi, non solo soddisfazione, ma anche un acquisto che possiamo definire best price: un vino che vale davvero in qualità e in piacevolezza, indipendentemente dal prezzo corrisposto. 

La guida ha voluto seguire questa direzione: menzionare solo i vini che valgono davvero il prezzo pagato, rimanendo su fasce di prezzo tra i 6 e 10 euro.



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