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San Silvestro da gourmet

Recuperare il prodotto italiano è la parola d'ordine per questo fine d'anno


Fino a poco tempo  fa l’invito al cenone di fine anno era all’insegna del made in Italy, ora non c’è più bisogno di suggerimenti: i portafogli sono alleggeriti, per cui festa sia ancora, ma con grande attenzione agli acquisti. E allora la cena d’addio al 2011 sarà ancora ricca di cibi costosi? Il salmone (magari selvaggio di Scozia), il caviale iraniano o russo, il foie gras e le ostriche francesi e il champagne millesimato saranno ancora richiesti per la serata fino alla fatidica mezzanotte? Che dire, il mondo gira, la globalizzazione ha distrutto biodiversità e contaminato prodotti dei nostri territori, ma ha fatto sì che fosse possibile anche un cenone come nel passato, sfarzoso ma tutto made in Italy. Ecco allora il caviale italiano, prodotto da Caviar Giaveri a San Bartolomeo di Breda o da Calvisius, il torcione di foie gras da Jolanda De Colò o il ficatum di Gioacchino Palestro di Mortara, i millesimati metodo classico franciacorta Docg di Bellavista, Ca’ della Bosco, Uberti e Guido Berlucchi, Trento doc di Ferrari e di Letrari. 


lenticchie portafortuna.


Sine qua non


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