Torna a inizio pagina

Il coraggio di ritornare alla terra

Dalla città alla campagna tra cultivar antiche e talli d'aglio raccolti all'alba



Il pianeta del cibo non è solo quello delle futili trasmissioni televisive o dei ristoranti di chef mediatici, lontani dalla realtà di tanti, molti soprattutto giovani, alla ricerca di un’occupazione, di un’identità, vicina ai loro sogni e alle aspirazioni. Ci sono infatti racconti davvero affascinanti di chi ha voluto far ritorno alla terra. Così da un vasetto di talli (o tolle) d’aglio dell’azienda Faieta (Castel Castagna di Befaro), scoperto a Milano Golosa, ho conosciuto la curiosa storia di Lorenzo De Luca e Sara Alonzi, lui prima nel settore informatico a Roma, lei di Aprilia, occupata in una società di export. Le molle di fuggire nel 2012 sono state la passione della campagna, uniti al rifiuto del caos cittadino e di un ambiente sempre più inquinato.

Coltivare cultivar antiche

Dopo aver cercato il posto ideale hanno scelto di trasferirsi ai piedi del Gran Sasso a 450 mt di altitudine, in un ambiente incontaminato: 6 ettari di terreno incolto trasformati nel tempo da Lorenzo e Sara in un frutteto misto con sotto una carciofaia, piccoli orti circondati da filari di alberi e il casolare abbandonato da 40 anni, ristrutturato. In particolare Sara, già appassionata di piante, frutti e ortaggi è intervenuta con la sua conoscenza negli innesti e nelle potature. Il terreno, nel tempo è sempre più “abitato”: le 100 piante iniziali sono diventate 300, le cultivar antiche sono diventate 100 (mela piana, mela gelata, susine coscia di monaca, susina regina Claudia, ecc). Così come accanto al casolare è stato costruito un laboratorio per la produzione. Le cultivar di frutta sono aumentate anche grazie agli scambi di semi antichi con iniziative fra appassionati. Purtroppo la neve e il terribile terremoto in Abruzzo hanno creato non pochi danni a Lorenzo e Sara: la carciofaia è andata quasi distrutta.

Tolle d'aglio

Dopo l’iniziale produzione di ortaggi stagionali, per far quadrare il bilancio, ora vengono trasformati in prodotti (sott’oli: carciofini, cipolle, crema bianca di zucchine di cultivar rara, favette, crema di cavolo nero) e confetture (cachi). Particolare è la produzione di tolle di aglio, una chicca raccolta all’alba in primavera quando al centro della pianta spuntano dei piccoli cilindri che vengono scottati e invasettati con olio extravergine.

Contatti

FAIETA IMPRONTE DI GUSTO

Contrada Faieta snc, Castel Castana di Befaro (TE)
329.1311217
faieta@improntedigusto.it
www.improntedigusto.it

ADV