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Che cos’è la sostenibilità

La definizione della parola sostenibilità e i diversi campi in cui si può applicare il concetto di sviluppo sostenibile. Ai prodotti artigianali sostenibili sarà dedicato "Cibovagare, l'evento", che si svolgerà dal 16 al 18 marzo alle Fiere di Santa Lucia (Treviso).



La parola sostenibilità oggi è molto diffusa: tralasciando le mode del momento e gli interessi di marketing, quando questo nome viene caricato del suo contenuto appropriato, acquista un senso e un significato importanti, di cui vale la pena tenere conto.

COSA SIGNIFICA SOSTENIBILITÀ?

Per quanto complessa, ricca di diverse interpretazioni e soggetta a mutamenti, esiste una definizione letterale da cui si potrebbe partire per approfondire questo termine dalle tante sfaccettature. Nel dizionario della lingua italiana la parola sostenibilità viene tradotta come qualità di ciò che è sostenibile, cioè di ciò che si può sopportare e sostenere nel tempo.

Per quanto attualmente sia di uso comune, il concetto di sviluppo sostenibile è stato introdotto durante la conferenza Onu sull’ambiente, nel 1972 a Stoccolma. Ma è solo nel 1987, con il Rapporto Brundtland, noto anche come “Our common future” e pubblicato dalla Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo (WCED), che viene data una definizione universale di sviluppo sostenibile come “condizione che assicura il soddisfacimento dei bisogni della presente generazione senza compromettere quelli delle generazioni future”.

L’accento si sposta sui limiti del Pianeta Terra e sulle condizioni di equità intergenerazionale. Sostenibile è dunque lo sviluppo che mira alla costruzione di pratiche responsabili che sensibilizzino a un utilizzo razionale delle risorse naturali ed energetiche.Onu e Sostenibilità

SVILUPPO SOSTENIBILE COMPLESSIVO

Negli anni la parola sostenibilità si è smarcata dalla dimensione prettamente ambientale, per entrare in sinergia con la sfera economica e sociale. Sostenibile è uno sviluppo da cui deriva un benessere globale e complessivo, non concentrato sul mero reddito pro capite.

Non è un caso che nell’Agenda 2030 pubblicata dall’Onu nel 2015, tra i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile, viene data priorità alla lotta alla povertà, all’eliminazione della fame e alla necessità di agire a beneficio del clima. Ma figurano anche altre tematiche come: l’urbanizzazione sostenibile, i modelli di produzione e di consumo sostenibili, l’attenzione alla vita nel mare e negli oceani, l’attenzione alla vita sulla terra.

ECONOMIA CIRCOLARE

Nel concetto di sostenibilità rientra la transizione verso l’economia circolare: un modello di produzione e consumo basato sulla condivisione, il riuso, il prestito e il riciclo. L’allungamento del ciclo di vita dei prodotti implica la riduzione dei rifiuti, ma non solo: una volta che un oggetto cessa di esistere, le parti di cui è composto possono ridare linfa a nuove cose.

L’economia circolare influisce sulla tutela dell’ambiente, aiuta a preservarne il paesaggio e a proteggere la biodiversità perché riduce le emissioni annuali totali di gas a effetto serra (anche grazie a un uso più razionale delle materie prime) e la quantità di rifiuti.

Il report dell’Agenzia Europea per l’Ambiente evidenzia come ogni europeo, in un anno, genera 180 kg di rifiuti di imballaggio: ecco perché è essenziale progettare oggetti di ecodesign, più leggeri e adatti al riciclo. Dal 2020 in avanti, la Commissione Europea sta spingendo su un piano d’azione per una nuova economia circolare che includa norme più severe per il riciclo e obiettivi per il 2030 sull’uso e l’impronta ecologica dei materiali.Sosteniblità umana

CIBO SOSTENIBILE

Le scelte che facciamo a tavola sono molto importanti per la tutela del futuro del pianeta. Dal sistema alimentare dipende la gestione delle risorse naturali, che non sono infinite, la tutela della biodiversità, le emissioni di gas serra derivate dall’agricoltura, la deforestazione per la ricerca di spazi dedicati a nuove coltivazioni, l’estinzione di molti animali selvatici terrestri e marini, la morte (dovuta ai pesticidi) di insetti e api alla base di molte colture alimentari.

Il cibo, Ippocrate docet, è inoltre strettamente connesso alla nostra salute: la diffusione di diete poco sostenibili, basate su un utilizzo incondizionato di proteine animali, di cibi altamente processati e di prodotti non stagionali, oltre a nuocere al pianeta, nuoce anche agli stessi uomini. Proprio perché il cibo è lo strumento principale per migliorare la salute umana e degli ecosistemi, le scelte individuali sono importanti per il benessere collettivo futuro.

Una produzione agroalimentare sostenibile deve tener conto della stagionalità e della località dei prodotti che, se consumati nel pieno della loro maturità, non solo sono più buoni, ma non hanno bisogno di catene di trasporto refrigerato e conservanti che producono emissioni di gas serra. In un’ottica di economia circolare, anche la filiera alimentare deve promuovere il riciclo, contrastare gli sprechi, privilegiare lo sfuso, contro gli imballaggi in plastica e tutelare la biodiversità.

Una filiera corta e controllata permette di tracciare meglio il cibo, di trattare il meno possibile la materia prima (evitando consumi energetici e sprechi) e ridurre i trasporti. La ricerca di proteine vegetali alternative a quelle animali permette di ridurre le emissioni di gas serra.

Per perseguire questi obiettivi e supportare delle scelte alimentari compatibili con la salvaguardia del pianeta, a Torino è nato il nuovo centro di studi e ricerche sul cibo sostenibile.
Ai prodotti artigianali sostenibili sarà dedicato Cibovagare, l'evento che si svolgerà dal 16 al 18 marzo alle Fiere di Santa Lucia.

Sostenibilità cibo

TURISMO SOSTENIBILE

Un altro campo in cui risulta fondamentale la riflessione sulla sostenibilità è il turismo. Negli ultimi anni, per fortuna, si sta diffondendo un nuovo modo di viaggiare che incoraggia la scoperta dei territori senza intaccare l’ambiente, l’economia e la società locali.

Il turismo sostenibile ha un approccio più etico e responsabile verso i luoghi in cui si viaggia, mira a valorizzare la cultura e le comunità locali, promuove i cibi di prossimità e autoctoni, tutela il patrimonio artistico e culturale tradizionale.

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