Torna a inizio pagina

Ma che siete venuti a fa'? Un festival della birra!

Intervista a Colonna, uno dei più noti publican italiani e organizzatore di Eurhop


«Artigianale non è per forza sinonimo di più buono; la birra artigianale spesso può fare molto più schifo della birra industriale. Con Eurhop volevamo creare a Roma un festival che prima di tutto potesse diventare meeting e punto d'incontro per la birra di qualità, quella vera; dove la gente potesse rendersi conto di cosa veramente significhi buona birra artigianale». Ecco l'obiettivo che Manuele Colonna, tra gli organizzatori di Eurhop, si pose quando il disegno di questo nuovo progetto iniziò a prendere forma. Proprio per questo, una delle principali caratteristiche è la natura ad invito dell'evento.

Manuele è tra i più noti pubblican e beer hunter italiani, founder del Ma che siete venuti a fa', uno delle tappe fisse della cultura brassicola capitolina, in zona Trastevere; sedici vie pronte a sparere birra ad ettolitri. Il locale aperto nel 2001 non è stato che il primo passo di una grande avventura. Con grandissima attenzione per il prodotto e una enorme dose di idispensabile passione sono poi arrivate altre importanti tappe come ad esempio le amicizie con molti birrai fin da allora presenti sulla scena romana. Nel 2007 nasce, a pochi passi dal Macche, il Bir&Fud altro grande polo attrattivo della Roma birraria con le sue 36 spine! Nessuno nove anni prima avrebbe scommesso molto su quel pubbettino stretto di via Benedetta, invece nel 2010 è addirittura arrivato il titolo mondiale di “Best Beer Bar” secondo il sito Ratebeer.

Un grande conoscitore del mondo birrario Manuele e per questo responsabile della scelta delle brewery partecipanti ad Eurhop. «Il criterio di selezione ed invito dei birrifici partecipanti è assolutamente soggettivo e funzionale ai nostri canoni qualitativi» spiega. «Naturalmente tanti tra i birrifici partecipanti sono quelli storici con cui da anni lavoriamo al Macché, in più ad ogni edizione tentiamo di proporre qualcosa di nuovo e diverso». Italiani e stranieri, grandissimi nomi ai vertici del mondo brassicolo affiancati a nuovissime e promettenti realtà, la tradizione accompagnata a braccetto dall'innovazione. Insomma, basta una veloce chiacchierata con Manuele per capire come stanno le cose: accoppiata all'indispensabile aspetto qualitativo c'è sempre una necessaria ed imprescindibile parte passionale e di rapporti umani che, nel settore birrario come in ogni altro, rendono magico ciò che già di per sé è buono. 

 

ADV