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Genuino clandestino: il mercato dei fuorilegge

I prodotti contadini lanciano la guerra alla burocrazia


Campi Aperti, secondo cui un insieme di norme igienico-sanitarie impone anche a piccole realtà come le loro di dotarsi di laboratori specializzati con standard pensati per le grandi industrie agro-alimentari, che trattano elevate quantità di prodotto e di manodopera. Un impegno economico notevole per chi ha pochi mezzi, basse produzioni e lavorazioni che in genere vedono impegnato il solo titolare dell'attività.


Genuino Clandestino.


All’interno dei mercati dell’associazione il consumatore vede indicati quali sono i prodotti non a norma secondo la legge italiana e viene invitato  a difenderli e a diffonderli, perché tutti sappiano che sono genuini e affidabili. Si tratta di conserve, prodotti da forno, vino, farine, paste fresche, miele e tanto altro ancora rigorosamente biologico. In questi luoghi si possono conoscere contadini che si autocertificano diventando loro stessi garanti della qualità di ciò che producono, basandosi su un codice etico condiviso che stabilisce le regole cui attenersi, sia nelle coltivazioni che nei laboratori di trasformazione. 


Per trovarli basta andare a Bologna, dove si riuniscono e vendono le loro creazioni, la loro storia e il pensiero che li ha fatti crescere. Il martedì presso il Vag61 in via Paolo Fabbri e il giovedì presso XM24 in Via Fioravanti. Si può comprare di tutto, secondo stagionalità. Un buon inizio per tutti quei giovani contadini che han deciso di tornare alla terra. Un movimento contagioso, che un poco per volta coinvolgerà tutte le regioni d’Italia e travolgerà la politica. L’insieme delle norme ingiuste imposte a questi lavoratori rende i loro prodotti fuorilegge. Avanti di questo passo, il futuro sarà solo clandestino e genuino. 


Il Gustofilo si può visionare un elenco dei produttori coinvolti.



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