Barògin: nelle Langhe il primo gin che nasce dal Barolo

Per chi vuole un gin strutturato, profumato e ricco di storia, ecco com’è nato il Barògin.

LA NASCITA DEL GIN BAROLO

Nelle colline delle langhe, tra vigneti baciati dal sole e tradizioni secolari, nasce il Barògin, un distillato d’eccezione che fonde l’eleganza del vino Barolo con l’antica arte della distillazione.

La storia dietro il Barògin affonda le sue radici in un antico manoscritto di alchimia del 1500, un tesoro di ricette che ha ispirato Stefano Marengo a creare un gin unico nel suo genere.

Ho avuto il piacere di conoscerlo e domandargli i segreti di questo incredibile distillato.

“Il cuore del Barògin risiede nell’uso sapiente delle botaniche, accuratamente macerate nel vino Barolo. Questa fusione conferisce al gin una struttura avvolgente e un profumo inebriante, che cattura l’anima delle Langhe in ogni goccia. Un’esperienza sensoriale unica, capace di trasportare chiunque in un viaggio attraverso i secoli di tradizione enogastronomica”.

La passione per la distillazione, tramandata dalla famiglia e soprattutto dal nonno, ha portato Stefano, durante il lockdown, a sperimentare nel suo laboratorio. Così, dopo tantissimi tentativi, è riuscito a dar vita a quell’antichissima ricetta e a produrre un gin unico nel suo genere, utilizzando il re dei vini piemontesi.

“Siamo molto legati al nostro territorio, sosteniamo la Biodiversità e oltre alle classiche coltivazioni di vigneti e noccioleti, stiamo aggiungendo anche erbe e piante aromatiche, dipingendo le nostre colline di un nuovo colore.
Siamo particolarmente legati al nostro territorio con radici profonde, per questo produciamo liquori e distillati che lo rispecchiano, con antiche ricette e usanze contadine e/o rivisitazione di ricette con ingredienti del nostro ricco territorio, prediligendo quelle a KM0 e coltivate da noi. In sinergia con la nostra azienda agricola di famiglia lavoriamo per arrivare a realizzare prodotti a filiera corta” ci racconta Stefano.

Nel 2020 ha deciso di aprire la sua azienda, Langa Spirit, con cui realizza liquori e distillati artigianali, tra cui il Barògin, il Nocciòlin e l’ultima novità l’Amarò, un amaro alle erbe tipiche piemontesi.

COME VIENE PRODOTTO IL BARÒGIN?

L’etichetta recita “Premium Distilled Dry Gin” e Stefano racconta le innumerevoli prove per arrivare al risultato finale:

“Si tratta di un gin distillato, in cui le botaniche vengono prima infuse nel vino Barolo, che gli trasferisce oltre al colore miele scuro con riflessi aranciati anche un' ottimo profilo aromatico. La base alcolica è fatta di cereali di altissima qualità e il ginepro alpino proviene dalle Valli di Cuneo. L’alambicco con cui viene prodotto il Barògin è del 1700, ancora funzionante a legna. La meraviglia di questo prodotto è l’unicità: utilizzando sempre annate diverse, ogni lotto sarà leggermente differente dall’altro, e quindi non replicabile”.

L’etichetta raffigura un luogo molto caro a Stefano: si tratta di un paesaggio vicino a Diano D’Alba, dove spesso si sofferma a guardare il tramonto. Il viola, colore tipico del vino, e il verde delle colline. I colori utilizzati per l’etichetta sono ad acqua e quindi ecosostenibili, un valore importante per la famiglia Langa Spirit. La bottiglia infatti è in vetro riciclato, il tappo è in sughero e plastic free.

Stefano, custode di questo segreto liquido, continua a onorare la sua eredità familiare, portando avanti la tradizione con passione e rispetto. Il Barògin è più di un semplice gin; è un omaggio alle radici, una celebrazione del territorio e una testimonianza del connubio tra la storia e l’innovazione nelle Langhe.

COME DEGUSTARE IL BARÒGIN?

La versatilità del Barògin si manifesta nell’ampia gamma di possibilità di degustazione. Perfetto per esaltare la creatività dei cocktail, questo gin premium si presta anche a essere gustato da solo. Ogni sorso è un invito a esplorare la complessità e la ricchezza delle Langhe in una nuova prospettiva.