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Le 40 vendemmie di Maculan

L'azienda di Breganze, tra le protagoniste del rinascimento del vino italiano, festeggia la sua lunga attività


Tre generazioni di vignaioli, le migliori uve di Breganze e uno stile caratterizzato da due punti fermi, piacere e semplicità: sono queste le chiavi per entrare nella cantina Maculan. Tra le protagoniste del rinascimento del vino italiano post scandalo metanolo, la storica azienda vicentina ha portato alla ribalta nel mondo un territorio prima sconosciuto, facendosi promotrice di vitigni inediti e di tradizioni dimenticate, come quella del Torcolato. Siamo in un piccolo borgo, incastrato tra la pianura e l’Altopiano di Asiago e al timone ci sono Fausto Maculan e le sue figlie Angela e Maria Vittoria che, raccogliendo l’eredità di un padre competente, intraprendente e istrionico, continuano nella produzione di vini eleganti, sobri e potenti. Vini destinati a rimanere impressi anche nelle menti illuminate di chi questo nettare l’ha amato e compreso fino in fondo, come Gianni Brera, Gigi Veronelli, Gualtiero Marchesi. È però un vino, in particolare, a essere talmente legato al nome Maculan da sovrapporre la sua identità a quella dell’azienda.

Si tratta del Torcolato: un “dolce non dolce” (come amava definirlo Veronelli), caratteristico delle colline breganzesi e realizzato con la varietà autoctona Vespaiola. Il nome “attorcigliato” fa riferimento al peculiare metodo di produzione. Per realizzare questo passito i grappoli più sani di Vespaiola vengono attorcigliati con degli spaghi e appesi alle travi delle soffitte. Dopo circa 4 mesi di appassimento, sono pressati con un torchio, fatti fermentare per una quarantina di giorni, a cui fanno seguito lunghi periodi di affinamento, prima in botti di rovere, poi in bottiglia. A Fausto Maculan va il merito di aver rivoluzionato il Torcolato, trasformando questo vino della tradizione locale in un passito di fama internazionale, degno di competere con i Sauternes francesi e di superare il pregiudizio dell’abbinamento esclusivamente dolce. La sua personalità decisa, la sua eleganza e il suo carattere non stucchevole gli permettono di tenere testa a piatti salati, come foie gras, anguilla, formaggi dalla lunga stagionatura, erborinati importanti.

Oltre al Torcolato, altro biglietto da visita dell’azienda è il Fratta, un blend di Cabernet Sauvignon e Merlot, provenienti da due dei migliori vigneti della tenuta. Un rosso dal colore rubino, equilibrato e di grande struttura, ottenuto da una selezione accurata di grappoli vendemmiati a mano, cui fa seguito una fermentazione in piccoli tini di acciaio con frequenti frollature durante gli otto giorni di macerazione. L’affinamento per un anno in barriques di rovere francese contribuisce a rendere intenso il bouquet di profumi e a creare il giusto corpo per un vino che esalta perfettamente carni rosse e selvaggina.

Quest’anno la cantina Maculan festeggia le sue 40 vendemmie e per celebrare questa ricorrenza speciale, al Vinitaly sarà stappata la prima bottiglia di XL Quarantesima Vendemmia, il vino che Angela e Maria Vittoria hanno realizzato per festeggiare la carriera del padre. Una tiratura limitata di 300 magnum da 1,5 litri, frutto della selezione della migliore produzione del 2013, quella di Cabernet Sauvignon Breganze DOC del vigneto Branza, a Breganze.

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MACULAN

Via Castelletto 3, Breganze (VI)

0445 873733

info@maculan.net 

www.maculan.net

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