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Non solo vino nella terra del Gavi

Al ristorante La Gallina lo chef Massimo Mentasti esalta i sapori unici del basso Piemonte


Animale talvolta bistrattato, che non spicca certo per quoziente intellettivo, riportato in auge dalla cucina leggera e coinvolgente di questo giovane chef, Massimo Mentasti, che ha saputo rendere gastronomicamente perfetto un luogo che, a meno di un’ora di macchina da Milano, nulla deve invidiare al ben più celebrato Chiantishire.

 

Dimenticate le langhe che, ahimè, si portano dietro quell’aurea di malora fenogliana che ancora si respira tutt’oggi passeggiando tra filari e noccioleti. Dimenticate anche il Monferrato, troppo piccino e acerbo per poter essere definito un campione nazionale da difendere con le intramontabili golden shares. E abbracciate un’area, quella del basso Piemonte, nota per essere l’epicentro produttivo dell’uva cortese da cui derivano eccellenti bottiglie di Gavi. Proprio all’interno di uno dei maggiori produttori di Gavi, l’Azienda Agricola Villa Sparina si erge questo giovane ristorante che vanta, durante i mesi più miti, una terrazza su cui potrete assaporare, non appena vi sarete seduti e avrete realizzato gli infiniti spazi davanti a voi, una piccola focaccia ricoperta da una pancetta locale invidiabile per la purezza del costrutto, privo di conservanti inutili, accompagnata da un brut di uva cortese che, ne siamo certi, nei prossimi anni affiancherà le bollicine italiane capitanate da franciacorta&Co. nella impari disfida ai vini d’oltralpe.  

 

Verrete poi inondati da un trittico di amusebouches perfetti per leggerezza e realizzazione (frittatina di uova autoctone, insalata russa e mini hamburger di fassone) che vi faranno rimpiangere l’ordinativo famelico appena effettuato. Piatti che si definiscono del territorio con una personalizzazione tale per cui no, non è grazie al cielo “come mangiare a casa”, slogan ormai divenuto chic per attirare i clienti più smarriti di fronte alla sovrabbondante offerta gastronomica, tra cui abbiamo assaggiato delle mini cotolette di quaglia dall’impanatura croccante, con foie gras degno dei migliori chef del Perigord, rabarbaro e ravioli in brodo leggero di gallina con una purezza tale che sembrava sgorgato da una fonte di montagna. Maialino da latte dalla morbidezza inusitata con anguilla e senape, e un agnello molto delicato con carciofi e patate.

A concludere meringhe accompagnate da un sorbetto primaverile dai mille colori. Cantina prevalentemente composta da vini del territorio che sono evidenza di accuratezza e intelligenza per un conto a fronte del quale a Milano non ti offrono neanche una cotoletta.

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RISTORANTE LA GALLINA

frazione Monterotondo 56, Gavi (AL)

T. 0143.685132

M. info@la-gallina.it

W. www.la-gallina.it

 

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