Nuvole Garden Hotel: lusso, vista lago e cucina d’autore a Brunate (CO)
Un 5 stelle di charme tra Art Nouveau e cucina d’eccellenza: il Nuvole Garden Hotel di Brunate incanta tra panorama spettacolare e sapori locali
Una posizione assolutamente unica.
Abbarbicato com’è a 715 metri sul livello del mare, a Brunate.
Con una vista senza pari: dal lago di Como alle catene montuose più alte tra Italia e Svizzera.
Il Nuvole Garden Hotel è un luogo difficile da paragonare.
Ci si arriva sia con la funicolare che parte dal capoluogo lariano, sia percorrendo un’affascinante strada stretta e tortuosa.
La sua storia ha più di cent’anni.
L’albergo nasce infatti tra il 1910 e il 1911 come Grand Hotel Milano.
Nel corso del tempo diventa una meta del jet set internazionale.
Poi, un lungo abbandono.
E in seguito, un devastante incendio.
Ma dal 2015, un nuovo inizio.
Un importante lavoro di restauro e ristrutturazione, durato dieci lunghi anni, lo ha trasformato in un cinque stelle di grande personalità.
Oggi offre 80 tra stanze e suite – e quelle vista lago regalano emozioni indescrivibili.
L’interno è coloratissimo, luminoso e decisamente originale.
Ispirato all’Art Nouveau e all’Art Déco, porta la firma del designer ungherese Zoltán Varró.
L’inaugurazione ufficiale è avvenuta il 20 marzo di quest’anno.
Capitolo gastronomia
Le ambizioni sono alte, e si vede.
Tre outlet:
-
la Bruschetteria, prossima all’apertura
-
Blu, scenografica sala al primo piano dove si fa anche colazione
-
e infine il fine dining, lo spettacolare Sole Gourmet, tutto vetri all’ultimo piano.
Responsabile del comparto food è Stefano Mattara, chef comasco.
Ha lavorato in cucine importanti, come l’Albereta nel team di Gualtiero Marchesi.
Ma anche in ristoranti e osterie dove ha costruito le fondamenta della sua cucina territoriale.
Oggi, al Sole (by Stefano Mattara), la sua proposta è centrata su materie prime locali.
Il protagonista? Il pesce di lago, un ingrediente ancora poco diffuso nell’alta cucina.
I risultati sono sorprendenti.
Anche grazie a un elemento di gioco che lo chef spesso introduce.
Come quando chiede ai commensali di bendarsi per indovinare un piatto – a base di pesce gatto – che altrimenti non avrebbero mai assaggiato.
Mattara dimostra ottima mano anche sui primi.
Da provare il risotto "Mai Banale" con aglio orsino, formaggio caprino e mandorle.
Sontuosa la bouillabaisse di lago: lavarello, salmerino e trota scottati in padella, con bouillabaisse alla liquirizia, erbe aromatiche e cipollotto fresco.
E i dolci?
Non da meno.
"Honey are you ready?" ne è un esempio: miele, finocchio, levistico e Braulio.
Il servizio è di sorridente professionalità.
La carta dei vini è in progressione, ma già ben fornita.