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Ricette: uno scaffale vintage

I ricordi di quando in cucina le ricette si leggevano passo passo



Quando Concetta si metteva ai fornelli, nessuno poteva entrare in cucina. Lei, una donnona di un metro e ottanta, secca secca, con la crocchia di capelli sulla nuca, apriva sul grande tavolo di marmo “Il talismano della felicità” di Ada Boni, inforcava gli occhiali e leggeva con attenzione passo passo la ricetta della galantina di pollo (per la sera della vigilia di Natale) o quella della torta di riso (tanto amata da noi bambini).

Ma c’era anche il rognone al Madera del “Cucchiaio d’argento” che riscuoteva molto successo. E ancora, il vitello tonnato secondo Pellegrino Artusi, con la cremina fatta senza maionese, solo emulsionando capperi e tonno.

Insomma, tutte ricette che venivano chiamate per nome, senza omettere la provenienza e l’autorialità: “la bavarese del Talismano”; “il pasticcio di patate e formaggio del Carnacina”; “la besciamella del Cucchiaio”.

La sfida era poi tra i commensali, perché ognuno sosteneva di avere interpretato, un giorno (chissà quando), in modo corretto il procedimento, di aver trovato proprio l’ingrediente giusto, di avere avuto gli dei propizi sulla temperatura del forno, o forse era stata la padella nuova appena comprata, o quella piccola variazione nelle quantità che aveva reso il piatto magicamente perfetto.

E mentre la discussione si animava, trasformandosi quasi in una vera e propria tenzone tra zii, cugini e nonni, i piatti venivano tutti ripuliti. Concetta arrossiva compiaciuta quando, arrivati al caffè, l’umore generale era alto, la pancia piena e gli occhi sorridenti.

Il libro unto e bisunto tornava sullo scaffale, insieme a Paul Bocuse, “Le ricette regionali italiane” e… “Il manuale di Nonna Papera”, con la memorabile ricetta della Torta Monna Lisa: una sorta di torta paradiso, ma con olio d’oliva e succo di limone. Una delizia assoluta, da leccarsi i baffi.


Questi sono i nostri libri capisaldi della Cucina Vintage:

1. Pellegrino Artusi, La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene, I ed. 1891

2. Ada Boni, Il talismano della felicità,  I ed. 1929

3. Il cucchiaio d’argento, I ed. 1950 

4. Luigi Carnacina, La grande cucina, I ed. 1960 

5. Anna Gossetti della Salda, Le ricette regionali italiane, I ed. 1967

6. Il Manuale di Nonna Papera, I 1970

7. Paul Bocuse, La nuova cucina, I ed. 1976

E voi? Avete un libro di ricette che ha segnato i pranzi e le cene della vostra tradizione familiare?

(foto da Il Libro degli Snacks di Luigi Carnacina e Franco Mario Quadro _ Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1972)

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