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Catania, i vini dell'Etna di Tenuta Monte Gorna

A Trecastagni, in provincia di Catania, alle pendici del vulcano Etna sorge la Tenuta Monte Gorna: ecco i vini che abbiamo assaggiato



Alle pendici del versante sud del vulcano Etna, incastonata tra i due crateri spenti di Monte Gorna e Monte Ilice, a 760m s.l.m., in contrada Carpene, sorge la Tenuta Monte Gorna, piccola realtà a conduzione familiare che da generazioni si tramanda l'amore per la terra e per il vino.
I vini dell'Etna di Tenuta Monte Gorna

Come arrivare alla Tenuta Monte Gorna

Circa due ore e mezzo di auto, partendo da Palermo, per addentrarsi, di chilometro in chilometro, in quello scenario degno dei migliori film di Peter Jackson. Nessun Hobbit nei paraggi, ma ricci che cadono dagli alberi accarezzati dal vento e uve che sbucano qua e là, in fuga da qualche vigneto lì vicino.

Ci troviamo a Trecastagni, in provincia di Catania, lungo La strada dei vini dell'Etna, all'interno del Consorzio Etna DOC, un luogo selvaggio da cui emerge un paesaggio rurale antichissimo.

Mare di fronte, vulcano alle spalle e boschi di querce e castagni. Poco più di quattro ettari di terreno sabbioso, ricco di sostanze minerali, in cui vengono impiantati i vitigni autoctoni di Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante e Catarratto.
La Tenuta Monte Gorna in provincia di Catania
"Un tempo c'era la vite maritata - ci racconta Sebastiano, ultimo della generazione a guida della Tenuta - ovvero una modalità di coltivazione in cui la vite cresce accanto ad alberi da frutto, traendone così ulteriori caratteristiche organolettiche. Oggi, invece, la vite prende ogni sua caratteristica dal suolo".

Nessuna irrigazione per le viti di Tenuta Monte Gorna, che prende il nome proprio da uno dei due crateri spenti del versante sud-est del vulcano. La forte escursione termica del giorno e della notte, e la vicinanza ai boschi, favorisce infatti una perfetta maturazione dell'uva.
I vini che abbiamo degustato nella Tenuta Monte Gorna

I vini

Dopo una passeggiata tra i filari, assaporando qualche grappolo d'uva lì dimenticato, entriamo all'interno dell'antico casolare, dove Sebastiano e sua sorella Arianna ci raccontano i vini che andremo a degustare. Protagonista l'annata 2020 per un bianco, un rosato e un rosso.

Partiamo con un Jancu di Carpene, che prende il nome dall'omonima contrada. 60% Carricante - 40% Catarratto. Un giallo paglierino brillante con riflessi dorati, che al calice sprigiona un bouquet di fiori bianchi, come il gelsomino, e frutta a polpa bianca. Freschissimo, con un'armonica mineralità e un carattere piacevolmente inaspettato.

100% Nerello Mascalese per l'Akis Rosato, che al calice presenta un rosa tenue dai riflessi aranciati. Fragoline di bosco, ribes, pompelmo rosa e spezie arrivano dritte al naso, per poi sprigionare al sorso una grande freschezza.
Jancu di Carpene, Akis Rosato e Russu di Carpene di Tenuta Monte Gorna
Il Russu di Carpene, 80% Nerello Mascalese - 20% Nerello Cappuccio, conclude la nostra degustazione presentandosi col suo rosso rubino intenso. Prevalgono sentori di frutti di bosco, ma al naso arriva anche una nota floreale e speziata. Al palato, infine, è pieno, caldo, mediamente tannico, armonico e gradevole.

Ad accompagnare la nostra degustazione, tra i racconti dei vini e della vita tra le vigne, bruschette di pane caldo servite con l'olio della casa, formaggi stagionati, olive e pasta fresca alla norma.

Ci allontaniamo da quello scenario ormai familiare senza privarci di portare con noi qualche castagna piovuta dal cielo.
Le Tenute Monte Gorna alle pendici dell'Etna

Contatti

Tenuta Monte Gorna

Contrada Monte Gorna - Carpene, Trecastagni (CT)
338.9823870
info@tenutamontegorna.it
www.tenutamontegorna.it

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