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Brewfist: birre artigianali innovative e di qualità

La storia del birrificio Brewfist di Codogno che sarà tra i protagonisti di Malto Bologna.



Sono già pronte: il 16 novembre 2023 usciranno sul mercato le bottiglie dedicate ai tredici anni del birrificio Brewfist di Codogno, in provincia di Lodi che sarà tra i protagonisti di MALTO BOLOGNA.

COME NASCE BREWFIST

Era il 2008 quando Andrea Maiocchi e Pietro Di Pilato si conoscono - al birrificio Lodigiano - e decidono di mettersi in proprio. Entrambi tecnologi alimentari. Andrea, dopo la laurea, lavora sul controllo qualità dei mangimi e da grande appassionato, produce la birra in casa.

Pietro lavora un po’ per l’Università di Milano e poi in diversi birrifici a Londra. Il primo anno raggiungono 2500 ettolitri che oggi sono diventati 7500, ma contano ancora di arrivare a 10000. Il loro obiettivo, fin dall’inizio, è creare una birra artigianale che rispecchi dei parametri di qualità rigidi e uguali per tutti per far capire che artigianale non significa, come spesso accade anche con i vini naturali, fuori controllo.

“La birra artigianale deve aprirsi a tutti, non solo all’elite, e seguire degli standard qualitativi alti”, sottolinea Andrea, “l’intero processo produttivo va monitorato costantemente. Bisogna uscire dai confini che mettono il birraio al centro e valorizzare il brand, l’azienda, il lavoro del team”.Brewfist_Malto 2023

PAROLA D'ORDINE: CONTROLLO DI QUALITA'

E questo è quello che fa Brewfist da sempre, con la costruzione di un laboratorio idoneo che esegue continui controlli a campione e con un impianto pilota dove sperimenta per ottenere un prodotto il più possibile omogeneo per evitare che ci siano variazioni tra una cotta e l’altra. Il processo produttivo inizia con la scelta delle materie prime (malto, luppolo, acqua, lievito).

Il malto è quello francese Les Maltiers. “Scegliamo quello francese perché in birrificazione il malto deve possedere determinate caratteristiche. Per esempio è fondamentale che abbia una buona resa zuccherina. Il Malto influisce molto sulla birra, dobbiamo puntare su fornitori sicuri ”, ci spiega Pietro. I malti base sono 5: Pale Ale, Extra Pale Ale, Maris Otter, Vienna, Pilsner, a cui si aggiungono dei malti speciali. Anche la macinazione è importante: più macini bene, più aumenta la resa.
Spaceman Brewfist impianto di produzione
L’acqua viene costantemente controllata attraverso analisi chimico fisico con cui si processano anche i campioni di birra per verificare i contaminanti. “Alcuni ceppi di Saccharomyces vanno bene solo nelle Saison, se lo troviamo nelle altre birre è un problema. I controlli vanno avanti anche dopo il confezionamento, per i primi sei mesi, servono a verificare eventuali manipolazioni microbiologiche”, continua Pietro.

Altro aspetto delicato è la gestione del lievito, che va fatta internamente per non rischiare contaminazioni. Il luppolo arriva da molte parti del mondo: nella scelta bisogna assicurarsi che la parte gialla (resina) sia in percentuale sufficiente rispetto alla verde (erbacea) per garantire un ottimo aroma. L’imbottigliamento è isobarico per evitare il contatto con l’aria e per permettere alla birra di continuare la sua maturazione anche dopo il confezionamento.
Brewfist le botti di invecchiamento

UNA SPERIMENTAZIONE CONTINUA

Brewfist è un birrificio innovativo, che ha sempre avuto il coraggio di sperimentare e di fare ricerca, aperto a collaborazioni nazionali e internazionali.

Attualmente produce circa 50 birre che toccano tutti gli stili, compreso l’affinamento in botte, che arriva a maturazione finita: in tal caso anche il legno diventa un ingrediente.

Ha un mercato di distribuzione prettamente europeo, con Asia e America i contatti sono stati interrotti con il covid. È presente sul proprio territorio con tanti punti vendita d’immagine diversificati.
La vecchia lodi di brewfist

Contatti

Brewfist

Via Molinari 5, Codogno (LO)
0377 379814
info@brewfist.com
www.brewfist.com

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