Capodanno cinese 2022: dove festeggiarlo a Milano

Ciao Bue, benvenuta Tigre. Oggi si festeggia il Capodanno cinese che, in questa cultura, coincide con la festa più importante dell’anno.

Chiamato anche Festa di Primavera o Capodanno lunare, dura sedici giorni (considerando anche i preparativi del 31 gennaio) ed è scandito dai 12 segni del calendario, rappresentati dagli animali che secondo la tradizione si presentarono a Buddha per l’ultimo saluto.
foto: Le Nove Scodelle

L'anno della Tigre d'acqua

Il 2022 è dedicato alla Tigre d’acqua, ricorrenza che capita ogni sessanta anni. Ribellione, forza, determinazione, ma anche azione e istinto ne caratterizzano la personalità. Sarà un anno all’insegna del cambiamento e della innovazione, in cui bisognerà osare con coraggio per invertire rotte prevedibili che ci soddisfano poco.

Dopo l’anno del Topo (2020) destinato, come di fatto è stato, a portare grandi stravolgimenti, è arrivato il Bue (2021) che ci ha donato forza e pazienza per affrontarli. Ora, con la Tigre d’acqua, dobbiamo puntare sul rinnovamento e sull’audacia.

Il cibo ha un’importanza vitale in questa festa che, tradizione vuole, deve essere nel nome dell’abbondanza gastronomica e della convivialità. Via libera quindi a banchetti numerosi con parenti e amici dove non possono mancare: pesce e pollo, ravioli di tutti i tipi, spaghetti in brodo e dolci tradizionali, come i tang yuan (palline di riso glutinoso ripiene di sesamo), torta di riso, mandarini e semi di melone per assicurarsi prosperità nel futuro.

foto: Mao Hunan

Dove festeggiare il Capodanno Cinese a Milano?

Non solo nella terra madre, ma anche nelle Chinatown di tutto il mondo, il Capodanno cinese è una ghiotta occasione per mangiare cibi tradizionali di questa nazione che no (ribadiamolo ancora una volta), non si limitano a riso cantonese, involtini primavera e nuvole di drago, ma sono meno monotoni e gustosi. A Milano sono tanti i posti in cui potete fermarvi per onorare questo giorno, come si deve, a tavola.

Agie Zhou è il titolare di alcune delle più apprezzate realtà gastronomiche cinesi della città meneghina.
La Ravioleria e il laboratorio di bao al 25 di via Sarpi, Le Nove Scodelle in viale Monza, nel cuore di NoLo (North of Loreto) e Yum Cha all’interno di Cargo, in via Meucci.

Se La Ravioleria e il 25 (definiamolo così per capirci, ma non credo abbia un nome) sono format easy, dedicati a due cavalli di battaglia della ristorazione cinese: i ravioli - che qui sono di Dongbei (a nord-est della Cina), più grossi degli standard e lessati in acqua (non al vapore) - e i baozi; Le Nove scodelle e Yum Cha sono trattorie, la cui proposta comprende nove piatti di cucina casalinga della regione del Sichuan.

foto: Mu dim sum

Angela Lei è nata nell'Hunan e cresciuta a Firenze. È la titolare, insieme ad altre socie, di altri templi della cucina cinese a Milano: Mao Hunan, Maoji Street food, Maoji Mini. Mao Hunan è la trattoria di via Porpora che propone la cucina regionale dell’Hunan, terra di Mao Tse Tung. Maoji, in Piazza Aspromonte, è un locale di street food popolare cinese, non solo dell'Hunan. Maoji Mini si trova sul Naviglio Pavese e ha una proposta che ruota attorno al baozi.

Se volete assaggiare un uovo centenario di anatra, fermentato in acqua, sale, carbonio e ossido di calcio, l’indirizzo giusto è il Gusto della Nebbia in via Bonnet (zona Garibaldi) dove il titolare, Lampo Wu Jun Xin propone la cucina della sua città ChongQing, nel sud-ovest della Cina. Se invece cercate i sapori tradizionali della cucina di Hong Kong, fate un salto da Mu Dim Sum in via Caretto, zona Repubblica.