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FINE Italy brinda all’enoturismo: il vino italiano diventa esperienza

Alla prima fiera dedicata al turismo del vino, l’Italia scopre quanto l’enoturismo valga davvero. E noi di Cibovagare… brindiamo lo stesso!


FINE Riva

È una bella giornata, direbbe Roberta Garibaldi.
E lo è davvero, perché ogni volta che si parla di enoturismo in Italia succede qualcosa di buono. Questa volta il brindisi è per FINE Italy – Wine Tourism Marketplace, il primo evento fieristico interamente dedicato all’enoturismo, organizzato da Riva del Garda Fierecongressi in collaborazione con la Feria de Valladolid.

Un debutto importante, che porta con sé 70 buyer internazionali, altrettanti espositori e un’energia nuova: quella di un comparto che non vuole più essere considerato solo “una gita in cantina”, ma un motore vero di sviluppo per territori e imprese.

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L’enoturismo? Fa impresa, crea lavoro e genera futuro

I numeri parlano chiaro: secondo il Rapporto SRM – Roberta Garibaldi, presentato durante la fiera, quasi la metà delle cantine italiane ha più di cinque addetti dedicati all’accoglienza. In alcune zone del Centro e del Sud si arriva addirittura al 77%.
Il turismo del vino non è più un passatempo, ma una scelta strategica.
E quando un’esperienza in vigna può valere fino al 60% del fatturato, significa che l’Italia del vino sta imparando a raccontarsi bene, dentro e fuori dal bicchiere.

FINE Riva


La visione di Roberta Garibaldi

Nel suo intervento, Roberta Garibaldi, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, ha messo in luce due questioni centrali: la necessità di fare sistema e l’urgenza di parlare di più (e meglio) ai mercati internazionali.

“Le cantine italiane devono rafforzare la comunicazione, presidiare i canali digitali e sfruttare anche l’intelligenza artificiale per farsi trovare da chi cerca esperienze autentiche”, ha spiegato.

Una visione chiara, che mette al centro la professionalità, la formazione e un nuovo linguaggio dell’accoglienza.

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FINE Italy, finalmente uno spazio dedicato

Che l’enoturismo meritasse un evento tutto suo era nell’aria da tempo. FINE Italy arriva a colmare quel vuoto, diventando una piattaforma d’incontro tra imprese, territori e operatori internazionali.
L’atmosfera è stata quella giusta: dibattiti, workshop, sorrisi e un bel clima di confronto.

E anche se noi di Cibovagare questa volta siamo rimasti tra il pubblico — pare che siamo “troppo B2C” per il mondo dei business meeting e per una media partnership— non ce la prendiamo. In fondo, a noi piace parlare ai viaggiatori, a chi sceglie un weekend tra le vigne, a chi parte per conoscere un territorio un calice alla volta.

Raccontare il vino a chi lo vive è la nostra forma di enoturismo, e continueremo a farlo con la stessa passione (e un pizzico d’ironia).

FINE Riva


Alla prossima… con il calice pronto

FINE Italy ha dimostrato che il turismo del vino italiano è vivo, in crescita e sempre più centrale.
Servirà lavorare insieme — aziende, istituzioni, comunicatori, viaggiatori — per costruire un sistema davvero integrato.

Noi, intanto, restiamo pronti a brindare e a raccontare.
Magari alla prossima edizione!

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