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Evviva Venerdì Gnocolar!

Oggi a Verona si festeggia il Carnevale con Papà del Gnoco



Nel Veronese si impara a riconoscerlo sin da bambini, un po’ come accade con Babbo Natale. Stiamo parlando di Papà del Gnoco, la maschera più celebre di Verona che oggi, salendo in groppa a un mulo e brandendo il Piron (una grande forchetta con infilzato uno gnocco) dà il via alla sfilata dei carri del Venerdì Gnocolar, l'evento più importante del Carnevale scaligero.
Papà del gnocco_Cibovagare

L'ORIGINE DEL VENERDI' GNOCOLAR

Per comprendere l’origine di questa tradizione dobbiamo risalire agli anni Trenta del 1500, quando Verona fu colpita da una terribile carestia. I fornai continuavano ad alzare i prezzi del pane per la difficile reperibilità delle materie prime, finchè furono costretti a bloccarne la vendita perché nessuno poteva permetterselo.

La popolazione, sfinita dalla fame, assaltò i forni del quartiere di S. Zeno, accaparrandosi pane e grano. La rivolta generale fu scongiurata solo grazie all'intervento di alcuni cittadini, che a proprie spese decisero di contribuire al sostentamento degli abitanti più poveri del quartiere.

Tra loro c’era anche il medico di San Zeno, Tommaso da Vico, che l’ultimo venerdì prima della Quaresima si prodigò per distribuire alle persone più bisognose del vino e gli ingredienti base per fare gli gnocchi.

PAPA' DEL GNOCO E LA TRADIZIONE DEGLI GNOCCHI

Da qui si passa alla leggenda che narra che il signor da Vico, a cui la maschera di "Papà del Gnoco" rende omaggio, avrebbe disposto nel testamento un lascito a favore del comune affinché, da lì in avanti, ogni Venerdì prima della Quaresima venissero distribuite ai Sanzenati (gli abitanti del quartiere di San Zeno) grandi quantità di gnocchi e vino.

Gli gnocchi in Piazza San Zeno vengono preparati ancora oggi, ma se ne possono trovare in tutte le osterie e ristoranti della città. Da veronese doc, vi dirò che il mio posto preferito per celebrare questa festa è a casa della nonna, dove gli gnocchi si preparano sin dal mattino e se ne mangiano a bizzeffe fino al pomeriggio, con la televisione sintonizzata sulla sfilata dei carri del centro.

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