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Meglio gli sparnocchi dei vip

Da Romano a Viareggio la vera attrazione è la cucina e non i soliti volti noti


Posti dove, fra l'altro, l'occhio è sempre distante dal piatto, teso a guardarsi attorno e rivolto agli altri tavoli. Una realtà anche nostrana: a Milano come a Roma, ma in estate soprattutto in Costa Smeralda, in Costiera Amalfitana, nelle isole siciliane e in Versilia.

Di solito in questi posti dallo scontrino facile, o alto o assente per valore della presenza, il cibo è un optional, i vini sono scelti secondo il trend (si copia dai tavoli vicini dei più Vip), i piatti scontati a cominciare dalle false copie di cucina giapponese: tonno crudo, carpacci, sashimi e tempura casareccia mentre tutta l'attesa è rivolta all'ingresso di volti noti (per i parvenu) o del click di paparazzi o dei vicini cacciatori di gossip. 


Romano di Viareggio (via Mazzini 122 tel. 0584 31382) dove ho carpito una sensazione del tutto opposta: non c'era commensale che alzasse mai lo sguardo all'ingresso di un nuovo cliente, nè attratti dai tavoli vicini, presi solo dal gustare i piatti, preparati da Franca. Ho visto momenti di distrazione quando passa un cameriere con veraci pietanze di pesce che si muove ancora nel vassoio. Oppure quando Roberto arriva dalla cantina con una prestigiosa etichetta, ricca del contenuto e non del prezzo record da titoloni l'indomani sui giornali, a cui il patron passa la notizia. Romano non calamita la clientela russa, chissà perchè...



Sine qua non


(nella foto il fritto misto. L'immagine è tratta da www.appuntidigola.it ©)

 

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