Palermo: i dolci segreti delle monache

Tutti abbiamo dei segreti, chi più, chi meno. Segreti oscuri, scheletri nell'armadio, segreti di poco conto divenuti tali solo per costruzioni mentali, per paura del giudizio altrui.

Può essere un segreto aver compiuto una cattiva azione e tenerlo per sé, così come graffiare l'auto e fingere di non sapere come sia potuto accadere.

Di norma, è un segreto quasi per ognuno di noi non sbandierare ai quattro venti cosa facciamo una volta tornati a casa.

Esiste poi una figura emblematica e misteriosa, che da sempre ci affascina, come tutto ciò di cui sappiamo ben poco: la suora.

Almeno una volta nella vita, vi sarà capitato di dire infatti: adesso mollo tutto e mi rinchiudo in un convento. Ma che si fa in convento?

IL MONASTERO DI SANTA CATERINA A PALERMO

Il Monastero di Santa Caterina si trova a pochi metri da Piazza Pretoria a Palermo, anche nota come Piazza della Vergogna - non per le statue nude - ma per via dell'ingente somma di denaro che il Senato palermitano dovette sborsare per il suo acquisto.

Salendo i gradini del Monastero, posto di fronte alla chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio - o chiesa della Martorana, vi si pone la prima di una serie di lunghe scelte: gli scalini che vi condurranno sui tetti del Monastero, dai quali potrete ammirare parte della città di Palermo dall'alto, o quelli che porteranno ai Segreti del Chiostro: la dolceria "segreta" delle monache.

La fede - il Monastero - da un lato, il peccato - la Gola - dall'altro.

LA DOLCERIA SEGRETA DELLE MONACHE

Appena varcata una piccola porticina, un tripudio di colori e odori vi si pone davanti.
Cannoli farciti sul momento con ricotta fresca, così come le Cassate e le Cassatelle fritte (un dolce tipico della zona di Trapani).

Buccellati (biscotti di pasta frolla ripieni di fichi secchi, mandorle e marmellata) aspettano trepidanti, insieme ai biscotti in pasta di mandorle, di esser mangiati in un boccone, così come le paste ripiene di crema pasticcera, crema al limone e marmellate di ogni tipo.

E ancora le "Minnuzze di Vergini" (seni delle Vergini), che per tradizione andrebbero mangiate in numero pari, proprio come i seni delle donne. Immancabile la frutta Martorana, con farina di mandorla e zucchero. Ma la meraviglia è solo all'inizio.

Una volta compiuta la seconda scelta della giornata, agguantando la vostra prelibatezza pronta da gustare, sarà possibile recarsi nella parte esterna dentro il Monastero: il chiostro. Se il flusso dei turisti lo consentirà, potrete sedervi comodamente e ammirare la meraviglia di quel luogo così misterioso.

Un angolo verde nel cuore della città di Palermo, dove potrete ammirare i pavimenti in maiolica, la grande fontana posta al centro e, alzando gli occhi, le vecchie stanze dove un tempo vivevano le suore di clausura e dove oggi - o comunque fino a non troppo tempo fa - dimorano le monache.

Orwell diceva che il modo migliore per mantenere un segreto è nasconderlo pure a sé stessi. Chissà che tra un impasto e un altro, un dolcino o un biscotto, non vi siano secoli e secoli di storie misteriose mai tramandate, che danno quel tocco in più ai dolci delle monache.