Rino Gattuso ha fatto rete

Metti un mezzodì a pranzo in quel di Gallarate, non in un posto qualsiasi, bensì alla "Posteria". In una sala accogliente, coccolati da un maître e sommelier esperto come Andrea Corradi, in una cucina non a vista ma trasparente, solida e fornita da materie prime, soprattutto di mare, rispettate nelle preparazioni ed esaltate nelle combinazioni.

La cucina è stellata, della cuoca Maura Gosio: una cucina più di "cuore" che di "testa" (per stare a un distinguo marchesiano). È questa l'offerta della "squadra" G&B: Gattuso (la pescheria) e Bianchi (tutto il resto, pasticceria in primis e dulcis in fundo).

Il nostro percorso: un "grande fritto di mare" (grande in tutti i sensi, per i sensi e per la generosa portata...); antipasti di pesce a volontà: dal "gazpacho di cavolo viola con capasanta e Finger lime" alla "bruschetta di pane nero, astice alla catalana e la sua maionese", al "baccalà mantecato con crema al tartufo e cipolla rossa".

Come primo puntiamo su una lasagnetta di pasta e patate ragoûtàta con dei ricci di mare (piatto del giorno). Per sopraggiunta sazietà rinunciamo ai secondi per lasciare spazio ai dolci della Pasticceria Bianchi: "zuppa di frutta" e "Bella Elena", che la cucina si limita giustamente a comporre in chiave ristoratoria nella presentazione. Carta dei vini in evoluzione che, con curiosità, focalizziamo all'area etnea, se non altro in suggestiva consonanza con una cucina calda, lavica, effusiva e servita su basaltiche stoviglie by Tognana. Un conto più che corretto a fronte della qualità e della quantità offerta.

Anche a Gallarate, come a Milano, le "nebbie" sono un ricordo: forse climaticamente la cosa può preoccupare, ma il Mediterraneo, over fishing permettendo, continua ad essere il "nostro mare" anche qui, tra il Monte Rosa e il fiume Olona.