Il Portico di Appiano Gentile dello chef Paolo Lopriore

Quasi nascosto nella storica piazza di Appiano Gentile trovate Il Portico. Arrivando, passerete davanti a un ingresso luminoso, da dove vedrete lavorare dietro al bancone lo chef e la sua brigata. Entrand,o scoprirete il bel dehor dove trovano posto pochi tavoli e il braciere. All’interno un’unica e bella sala, arredata in modo semplice, niente lussi.

CHEF PAOLO LOPRIORE, UNA GARANZIA IN CUCINA

Al Portico di Paolo Lopriore pranzo o cena diventano a tutti gli effetti un momento creativo. La differenza la fa sicuramente lo chef, Paolo Lopriore, che non ha certo bisogno di presentazioni, ma noi ve le diamo lo stesso. Di origini comasche, eredita la sua passione per la cucina dalla mamma, cuoca dilettante. Dopo l’istituto alberghiero, al suo primo stage, incontra Gualtiero Marchesi, “il Maestro”, come lo chiama ancora oggi. Certo non è stato facile, ma da lì tutto è partito. Dopo un breve periodo nel ’90 all’Enoteca Pinchiorri, nel ’93 torna da Marchesi, al Relais L’Albereta di Erbusco. Seguono una tappa francese, prima da Ledoyen, poi da Troisgros, per poi arrivare a Oslo, alla Bagatelle.

Il rientro in Italia, prima all’Albereta, poi dal 2012 al Canto, alla Certosa di Maggiano, al Grand Hotel Como, ai Tre Cristi, segna tutte le tappe che lo portano a realizzare quello che era un sogno… Un ristorante dove poter esprimere il “suo“ concetto di cucina rivoluzionaria e fuori dagli schemi. Dal 2016 Paolo Lopriore apre Il Portico nel suo paese di origine, da dove tutto era partito.

NON IL SOLITO MENU'

Il menù è diverso di giorno in giorno, cambia a seconda della stagionalità, della disponibilità del mercato e dall’estro dello chef. La proposta viene pubblicata giornalmente sui canali social del ristorante. La cucina è accessibile a tutti ed è in simbiosi con sala e clienti, le proposte sono improntate sulla qualità dei prodotti e la convivialità.

Sui tavoli niente lussi, tutto è molto spartano, dalla tovaglietta all'americana al menu scritto su cartoncino arrotolato. A pranzo la scelta è orientata su piatti unici, la sera invece i menù degustazione scomposti rendono la cena un’esperienza curiosa. Siano essi di carne, di pesce o di verdure, lasciano all’ospite il piacere di creare il proprio equilibrio tra gli ingredienti.

Il menù del Portico prevede pochi piatti proposti nella combinazione: per cominciare… per continuare… per terminare.

I PIATTI

Le portate, formate dall’ingrediente principale (carne, pesce, o verdura), sono accompagnate da salse, creme o intingoli e l’ospite può sperimentare combinazioni differenti a seconda del gusto personale.

Per cominciare…Apre, come da tradizione, con l’iconico “uovo all’uovo“, per poi continuare con cipollotto fritto in tempura e agrodolce alla soia, oppure canederlo di agone, scarola, origano e salsa di pomodoro.

A seconda della stagione potreste continuare con…Spiedino di quaglia avvolto nella pancetta, cime di rapa fritte; riso in cagnone con pesce di lago.

E terminare con…Panna cotta, rabarbaro, scorza di limone candita; tartelletta di cioccolato fondente e amarena.

Come conclusione? Il loro caffè in moka!