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Risotto agli asparagi e Müller-Thurgau

Abbinamento cibo vino: un risotto di stagione da abbinare al Müller-Thurgau dell'azienda trentina Maso Martis



La stagione primaverile vede come protagonisti gli asparagi, preziosi ortaggi che in questo periodo di transizione stagionale aiutano l’organismo a rigenerarsi, grazie alle loro proprietà depurative e diuretiche e al loro potere nutrizionale (sono ricchi di vitamina C, vitamina K e acido folico).

Asparagi_risotto_ricetta

Li abbiamo celebrati in un risotto leggero e abbinati a un vino che è una primizia anch'esso, e che segna l’importante passaggio generazionale nell’azienda trentina Maso Martis.

Maso Martis_muller-thurgao

RISOTTO AGLI ASPARAGI

Una ricetta di stagione, facile e antispreco, per sfruttare gli asparagi nella loro interezza ora che sono al loro apice. Sceglietene un bel mazzo, dai gambi non troppo grandi (ancora meglio se trovate l’asparagina), sodi e croccanti.

E scegliete un buon riso italiano da risotto: qui abbiamo optato per il Riso di Baraggia Biellese e Vercellese, prima e attualmente unica DOP italiana del riso. Sin dal 1500 si è coltivato riso in quell'area pedemontana compresa tra le province di Biella e Vercelli, su terreni poco fertili ma ben irrigati grazie a canaline collegate direttamente ai corsi d'acqua provenienti dalle Alpi. Erano detti "Baraggia" per distinguerli dalla brughiera vera e propria, caratterizzata da radi alberi e da sottobosco di brugo. Un territorio difficile e poco attraente dal punto di vista agricolo, trasformato, grazie alle bonifiche degli anni Cinquanta, nella culla dell'unica eccellenza risicola italiana.

Ricetta asparagi_cibovagare

Diverse sono le varietà di riso incluse nella DOP, riconosciuta nel 2007, anno in cui nacque anche il Consorzio di tutela: Carnaroli, Baldo, Arborio e S. Andrea. Abbiamo scelto quest’ultima, considerata la più pregiata della Baraggia, che prende il nome dalla storica Abbazia di Vercelli, dove è utilizzata per la preparazione della panissa vercellese (tipico risotto coi fagioli). Ha il chicco più piccolo, cuoce in minor tempo e rilascia molto amido, pur mantenendo consistenza e croccantezza.

DIFFICOLTÀ

Media

TEMPO

40 minuti

COSTO

Medio

Ingredienti

Risotto per 3/4 persone
tempi di preparazione: 45 minuti
Ingredienti:
un mazzo di asparagi da 500 g
un cipollotto fresco
350 g di riso S. Andrea
50 g di burro
50 g di Parmigiano Reggiano
olio extravergine d’oliva
mezzo limone
sale e pepe q.b.
Per il brodo:
una costa di sedano, foglie di porro, una carota

Procedimento

Lavate con cura gli asparagi e separateli dalla parte radicale flettendoli finché non si spezzano da soli. Ponete la parte radicale in una pentola capiente piena d’acqua (circa 3 litri), dove metterete a fare il brodo vegetale per cuocere il riso, aggiungendo il gambo del cipollotto e, a piacimento e secondo disponibilità, le foglie di porro, una costa di sedano e una carota.

Prendete gli asparagi e tagliate via le punte, che sbollenterete un paio di minuti nel brodo servendovi di un colino; mantenete un bel colore verde passandole poi in acqua ghiacciata, quindi mettetele in una ciotolina e conditele con un po’ d’olio, limone, sale e pepe.

Iniziate quindi a tagliare a rondelle la parte finale e più larga del gambo dell’asparago (gli ultimi circa 3-4 cm). Saltatela per qualche minuto in padella, insieme a un filo d’olio; dopodiché, mettetela nel bicchiere di un frullatore a immersione e frullate fino a ottenere una crema. Salate, pepate e mettete da parte.

Tagliate a rondelline sottili il resto del gambo di asparago e il cipollotto e saltateli rapidamente nella stessa padella con un pizzico di sale; appena la cipolla sarà appassita toglieteli dal fuoco e mettete da parte. A questo punto, iniziate la cottura del riso in una casseruola capiente. Fatevi scaldare poco olio (o anche per niente, se preferite) e tostate bene il riso per qualche minuto.

Quando il chicco risulterà traslucido, sfumate a piacimento con un bicchiere di vino bianco oppure direttamente con il brodo filtrato, che aggiungerete pochi mestoli per volta, girando spesso il riso. A cottura quasi ultimata, aggiungete le rondelline di asparagi e il cipollotto appena scottati e continuate la cottura. Quando il riso risulterà al dente, spegnete la fiamma e iniziate la mantecatura, aggiungendo la crema di asparagi, il burro e il parmigiano grattugiato, mescolando con energia.

Amalgamate bene, aggiustate di sale e pepe e lasciate riposare qualche minuto, quindi servite nei piatti, meglio se piani. Decorate il piatto con le puntine di asparagi marinate ed eventualmente qualche petalo di parmigiano e servite.

Note

IL VINO IN ABBINAMENTO

A questo delicato piatto abbiamo scelto di abbinare un vino appena nato, presentato solo poche settimane fa dall’azienda trentina Maso Martis. L’azienda, fondata nel 1990 da Antonio Stelzer e Roberta Giuriali, è sin dagli esordi focalizzata sulla produzione di spumanti Metodo Classico Trentodoc.

Ma il nuovo nato è, invece, un bianco fermo e sancisce l’esordio alla guida della cantina di famiglia delle due giovani figlie dei coniugi Stelzer. Si tratta di un Müller-Thurgau in purezza, dal nome Al+Ma 800, per riprendere le iniziali delle ragazze, Alessandra e Maddalena, che all'inizio del 2022 hanno deciso di acquistare a Montevaccino, in località Pragrande, questo vigneto di due ettari a forma di cuore, coltivato a Müller-Thurgau sin dal 2010.

La vigna si trova a 800 metri di altitudine, è circondata da boschi e insiste su un terreno di materiali glaciali misti con abbondante componente porfirica. Queste caratteristiche ambientali conferiscono estrema verticalità al Müller-Thurgau (vitigno che, lo ricordiamo, è stato creato nel 1882 da Hermann Müller, nativo di Thurgau, incrociando Riesling e Chasselas), andando a enfatizzare l’aspetto più fresco ed erbaceo del suo profilo olfattivo, con toni di agrumi verdi, fiori di magnolia e salvia, su un corpo agile e leggiadro, dalla vena acida ma soprattutto sapida.

Esattamente quelle doti di freschezza che cercavamo e che rendono il vino perfetto per accompagnare questo delicato risotto, dove a dominare la scena sono i sentori vegetali dell’asparago e la lieve marinatura al limone.

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