Torna a inizio pagina

Grappa del Trentino: al via la magia degli alambicchi accesi

In autunno il Trentino accende i suoi alambicchi: la Grappa diventa esperienza di turismo enogastronomico tra distillerie e vigneti.



Con l’arrivo dell’autunno, il Trentino si trasforma in un grande palcoscenico di profumi e tradizioni. Non si parla solo di vendemmia e di vigneti dorati, ma anche di un rito che da secoli scalda le valli: l’accensione degli alambicchi per la distillazione delle vinacce fresche. È da qui che nasce la Grappa del Trentino, simbolo autentico di un territorio che ha fatto della cura e della qualità un marchio di eccellenza riconosciuto in tutta Italia e non solo.

Grappa del Trentino

Una nuova annata di profumi e varietà

La produzione 2025 della Grappa del Trentino IG si prospetta all’insegna delle peculiarità varietali. Bucce di uve bianche e rosse, fresche e ricche di profumi, sono già al lavoro negli alambicchi delle distillerie trentine. «La differenza la fa sempre l’attenzione alla materia prima – spiega Alessandro Marzadro, presidente dell’Istituto Tutela Grappa del Trentino – e la collaborazione costante tra viticoltori e distillatori è la vera forza del nostro territorio».

Dal Müller Thurgau al Moscato, dalla Nosiola al Teroldego, ogni vitigno racconta un volto diverso del Trentino, esaltato dalle mani sapienti dei mastri distillatori. Il risultato? Grappe aromatiche, eleganti, capaci di rappresentare al meglio l’anima delle valli.

Grappa del Trentino

Turismo esperienziale: entrare in una distilleria

L’autunno è il momento perfetto per vivere il Trentino da un’altra prospettiva: quella delle distillerie in funzione. Tra settembre e novembre, infatti, gli alambicchi sono accesi e visitabili. Un’occasione unica per assistere al processo di distillazione, respirare i profumi intensi delle vinacce e ascoltare il racconto diretto dei distillatori.

Questa esperienza non è solo tecnica, ma profondamente sensoriale: i vapori che si alzano dagli alambicchi, il calore della sala di distillazione, il calice che svela aromi nuovi a ogni sorso. Un modo autentico per avvicinarsi al turismo enogastronomico, che in Trentino significa vivere la filiera corta, dal vigneto alla bottiglia, in un vero e proprio percorso a km 0.

grappa del trentino

Il valore del marchio Grappa del Trentino

Dal 1960, l’Istituto Tutela Grappa del Trentino garantisce qualità e origine controllata. Il marchio del Tridente con la scritta “Trentino Grappa” è molto più di un simbolo: significa vinacce trentine, distillate entro il 31 dicembre, in un ciclo produttivo unico al mondo. Circa 2,5 milioni di bottiglie l’anno raccontano non solo un prodotto, ma una parte significativa dell’economia e della cultura locale.

Grappa come driver turistico

Oggi la Grappa del Trentino non è più solo una bevanda da degustare, ma un vero driver turistico. Visitare il territorio durante la stagione degli alambicchi accesi vuol dire unire natura, cultura e gastronomia. Dai vigneti alle distillerie, dai piatti tipici trentini ai calici da meditazione, il viaggio diventa completo e multisensoriale.

Scegliere il Trentino in autunno significa dunque non soltanto godere dei paesaggi che cambiano colore, ma immergersi in un rito collettivo che celebra la materia prima, la tradizione e la passione di chi da generazioni porta avanti l’arte della distillazione.

Per chi cerca esperienze genuine, il portale www.grappatrentina.it è la porta d’ingresso ideale per scoprire le distillerie aperte e organizzare un viaggio tra i profumi degli alambicchi accesi.

ADV