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Mochi per iniziare un anno dolce

I mochi sono soffici dolci tondi, tipici del Giappone. Una tradizione per l’inizio dell’anno, ma non solo.



Sono appena finiti i festeggiamenti per l’inizio dell’anno del coniglio in diversi paesi dell’Est asiatico (non solo in Cina). Facciamo quindi gli auguri ai nati negli anni 1951, 1963, 1975, 1987, 1999, 2011 e 2023! L’anno del coniglio promette un periodo letteralmente di “salti”, cioè di cambiamenti. Evviva! Potremmo parlare di ottimi piatti a base di coniglio, invece ci soffermiamo sul mochi, un dolce giapponese a base di riso che si mangia appunto all’inizio dell’anno.

Mochi_Cibovagare

IL MOCHI TRADIZIONALE

Che cos’è il mochi? Gli ingredienti di base sono riso glutinoso e acqua tiepida. Dalla forma solitamente tonda e di consistenza soffice e gommosa, il mochi può essere farcito con una pasta dolce di sesamo o, più spesso, con anko, la confettura di fagioli rossi azuki. Chi ama la sensazione gommosa in bocca, e osa avventurarsi in gusti nuovi, gradirà senz’altro questo dolce dal sapore semplice e delicato. In Giappone è molto comune e apprezzato.

Mochi_Giappone_Cibovagare

UNA PREPARAZIONE PERICOLOSA IN ONORE DEGLI DEI

Oggigiorno si acquistano i mochi al supermercato, impacchettati e pronti da mangiare; oppure si possono fare a casa con l’aiuto di una macchina apposita per mochi. Ma la preparazione tradizionale è un’altra, e coinvolge in modo rituale (e quasi pericoloso) tutta la famiglia riunita per i festeggiamenti dell’anno nuovo. Viene preso un enorme mortaio dove due persone pestano e sbattono ritmicamente il riso glutinoso, finché diventa gommoso.

Mochi_Ricetta_Cibovagare

A questo punto il lavoro si divide: uno continua a pestare con il pesante pestello in legno, mentre l’altro, con un velocissimo gesto, rigira l’impasto nel mortaio. Guai a distrarsi, si rischia di farsi del male! Per questa ragione si suole cantare, mentre la famiglia intera assiste al cerimoniale. Quando il composto ha raggiunto il punto giusto di elasticità, tutti mettono le mani nell’impasto per fare le palline che racchiuderanno il ripieno prescelto.

Mochi_Giappone_Cibovagare

Come decorazione si modella anche un mochi doppio - uno più piccolo su uno più grande - chiamato kagami (letteralmente, “specchio”) che si esibirà tutto l’anno all’ingresso di casa o sull’altare, come un talismano, e sarà poi spaccato (mai tagliato con coltello, che ricorderebbe la spada samurai) in un rituale shinto. Infatti il mochi e la sua preparazione sono parte del ringraziamento agli dei per la raccolta del riso, cereale basilare nella cultura giapponese. Il soffice dolce viene considerato un recipiente per lo spirito degli dei. Quindi, dolce e divino!

Kagami_Giappone_Cibovagare

ALTRI MODI DI MANGIARE MOCHI

Oltre a essere obbligatorio per festeggiare l’anno nuovo, il mochi ha numerose altre varianti: in un formato più grande, si usa come torta di compleanno o per celebrare la nascita di un figlio; quando è costituito da tre palline delicatamente colorate infilzate in uno stecchino, si chiama Hanami dango e si mangia durante la festa di Sakura, cioè la fioritura dei ciliegi (è talmente conosciuto che ha il proprio emoji su WhatsApp); ma può anche essere usato in quadretti nella zuppa Ozoni (tipica di capodanno), visto che ha un sapore sostanzialmente neutro.

Piccolo inciso per i golosi del mochi: fate attenzione nel deglutire perché, per la sua gommosità, a volte può rimanere in gola, un po’ come la mela di Biancaneve. La cucina fusion propone il Yukimi daifuku, letteralmente “daifuku di neve”: si tratta del tipico mochi tondo e soffice ma ripieno di gelato, che sta facendo furore a livello mondiale. Si consiglia vivamente di assaggiarlo prima che finisca l’anno!

 

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