Theresianer Gin: un viaggio tra botaniche e cocktail a Trieste
A Trieste il gin che unisce tradizione birraria e distillazione: scoprilo nei cocktail esclusivi della Cocktail Week.
Ragazzi, ammettiamolo: il gin ormai è ovunque. Dai locali super chic ai piccoli bar di quartiere, ce lo ritroviamo in ogni lista cocktail. Ma tra le tante bottiglie che affollano gli scaffali, ce ne sono alcune che ti fanno davvero alzare le sopracciglia. È il caso di Theresianer Gin, che mi ha colpito per un dettaglio non da poco: dentro c’è anche il luppolo.
Ora, il luppolo lo conosciamo tutti come ingrediente principe della birra. Nel gin, invece, è quasi un alieno: usato di rado, e solo da chi vuole distinguersi davvero. E sapete qual è la cosa bella? Che funziona. Non porta quell’amaro tipico della birra, ma note resinose, fresche e persino un tocco floreale e tropicale che rendono il sorso sorprendente. È un po’ come se due mondi si incontrassero nello stesso bicchiere: la tradizione birraria e l’arte della distillazione.
Le botaniche, una per una
Ovviamente il ginepro resta il re della scena, con il suo carattere balsamico e resinoso. Accanto a lui c’è il mandarino, che aggiunge una dolcezza quasi caramellata, perfetta per bilanciare gli agrumi. Il pompelmo invece entra con delicatezza: porta freschezza e vivacità, ma senza rubare spazio agli altri.
Il cardamomo fa il suo dovere da spezia elegante: resinoso, balsamico, con quel twist fresco che dà profondità al sorso. E infine, appunto, il luppolo: raro nel gin, ma qui assolutamente protagonista. È lui a rendere Theresianer Gin diverso da tanti altri: dona lunghezza, complessità e quelle sfumature erbacee che ti restano in mente.
Il bello è che ogni botanica viene distillata separatamente e solo alla fine le note aromatiche vengono unite, come in un’orchestra dove ogni strumento ha il suo assolo prima di fondersi con gli altri.
Trieste e la settimana della mixology
Ok, ma dove provarlo? Dal 7 al 14 settembre Trieste diventa la capitale dei cocktail con la Cocktail Week, un festival che trasforma la città in un laboratorio a cielo aperto.
Si parte con l’Opening Party al Puro Beach – Portopiccolo Resort: atmosfera elegante, dj set e grandi classici come Gin Tonic e Negroni, reinterpretati con Theresianer Gin. E credetemi, un Negroni con quella punta resinosa del luppolo è tutta un’altra storia.
Poi arriva il “Venerdì Eataliano” da Eataly Trieste: un aperitivo che promette di essere un viaggio nel gusto, con bartender pronti a giocare proprio sulle botaniche di questo gin. Agrumi, spezie, note floreali: ognuno ci metterà il suo twist creativo.
Durante tutta la settimana, i locali della città proporranno signature cocktail a base di Theresianer Gin. Tradotto: ogni bancone diventa un laboratorio, ogni drink una sorpresa diversa. C’è chi punterà sulle note fresche degli agrumi, chi valorizzerà la parte speziata, chi magari esagererà con il lato più aromatico del luppolo.
E non finisce qui: dal 21 al 28 settembre arriva anche lo spin-off, il “Negroni Triestino”, che prenderà un classico intramontabile e lo vestirà di nuove sfumature.
Perché vale la pena assaggiarlo
Non vi dico che Theresianer Gin sia “il migliore in assoluto” – ognuno ha i suoi gusti – ma di sicuro è un gin che non passa inosservato. È un distillato con personalità, capace di unire il linguaggio della birra con quello del gin, creando un profilo aromatico che non trovi tutti i giorni.
E Trieste, con la sua Cocktail Week, è l’occasione perfetta per scoprirlo. Non solo per bere un buon drink, ma per capire quanta passione e creatività ci siano dietro ogni botanica e ogni scelta produttiva.
Perché alla fine il bello della mixology è questo: raccontare storie in un bicchiere, e farlo con ingredienti che hanno davvero qualcosa da dire.....e vi assicuro che mi diverto molto a creare drinketti speciali con ingredianti che hanno davvero qualcosa da dire...in fondo sono sempre Tea :)clikkami(: