Vini naturali ad Amsterdam: cinque locali dove trovarli
Siamo andati a cercare dei locali che propongono vini naturali ad Amsterdam: trovarli in questa città ricca di acqua e birra non è stato facile.
Per due giorni navighiamo in un mare di nebbia. Le strade di Amsterdam, coperte da un velo opaco, ci invitano a correre verso caldi rifugi.
L’acqua, su cui la città sembra piantata, preserva qualcosa di antico tra case pendenti e container dipinti. In un modesto dicembre l’aria è sorprendentemente vivace.
L’arrivo di un vento freddo che porta via la nebbia apre il sipario di una città in pieno
fermento sulla scena del vino naturale. In una regione che vive prevalentemente di patate, aringhe, formaggio e orticoltura di serra, il vino non è stato di certo la bevanda presente in tutti i locali e in tutte le case.
Dal 2015 però il vino naturale trova il suo spazio nella più importante città olandese. Il vino vero ad Amsterdam è francese, tedesco e italiano e, in questa città piena di acqua e di birra, siamo andati a cercarlo.
DOVE BERE VINI NATURALI AD AMSTERDAM
GLOUGLOU
Al De Pijp, quartiere sull’isolotto a sud del centro di Amsterdam, nel 2015 apre Glouglou “bar à vins naturelles” che spalanca le porte della città alla rivoluzione del vino naturale.
La scelta di Paul, il proprietario, è dettata dall’emozione e dal gusto. Con questi criteri vengono selezionati vini, senza solfiti aggiunti, provenienti esclusivamente dall’Europa, per una scelta sostenibile.
Da Glouglou ti senti al caldo per i tavoli vicini e le luci soffuse, ma soprattutto perché i sorrisi e la gentilezza di Marika sono accompagnati dai suoi preziosi consigli.
FC HYENA
Il vento onnipresente non ci ferma, soprattutto quando la curiosità di nuovi sapori ci
attanaglia. Il traghetto per IJplain, quartiere nord di Amsterdam, parte dalla stazione e ci mette due minuti per attraversare la baia di IJ.
È così che abbiamo scoperto la casa del cinema e il food bar FC Hyena, matrimonio perfetto di due mie grandi passioni. Il locale è stato concepito come un cinema con pareti rosse e sgabelli gialli, la cucina rivestita in legno e un forno a legna enorme che si erge pontificio nello spazio da cui escono gustosi piatti.
La sorpresa è la scelta del vino: solo naturale.
CHATEAU KARLITO
Decidiamo di non riprendere il traghetto, rimaniamo al Nord. Tra le case tutte uguali,
costruite dal 1980, c’è un negozio colorato dalle vetrine già addobbate per Natale.
Chateau Karlito è una piccola bottega di vino naturale, sakè, tappeti, marmi e ceramiche. Girando tra le bottiglie di vino, soprattutto francesi e tedesche, scambiamo qualche idea con Karlijn, la proprietaria.
Il negozio è aperto da due anni e mezzo, con la convinzione di unire alla vendita del vino quella di altre creazioni artigianali. È per questo che nel locale non si può gustare una bottiglia o un calice di vino. Ad Amsterdam le licenze di vendita e somministrazione non vanno di pari passo, l’una esclude l’altra, così da prefiggere una direzione precisa.
LEVAIN ET LE VIN
La scelta è semplice soprattutto quando i protagonisti sono il pane e il vino. Sulla Jan
Pieter Heijestraat di Amsterdam c’è un laboratorio di panificazione a pasta madre
accompagnato dalla vendita di vino d’asporto.
Le fermentazioni, tutte spontanee (sia per la farina, sia per l’uva), sono le peculiarità con cui Levain et le vin esprime la propria filosofia culinaria.
BAR CENTRAAL
Il fiume enoico che attraversiamo si arricchisce di affluenti mentre, al Bar Centraal nel quartiere Kinkerbuurt di Amsterdam Ovest, gustiamo una meravigliosa bottiglia di Riesling del viticoltore in Mosella Trossen, minerale, citrico, freschissimo.
L’accento italiano incuriosisce un ragazzo seduto dietro di noi: è lo chef e patron del ristorante Otto Volante.
Riccardo è innamorato del vino naturale ed è convinto che ogni bottiglia racchiuda in sé una storia, un piacere, una collettività nata dalla condivisione di intenti sinceri. Come dargli torto.