Torna a inizio pagina

Quinta do Val Moreira: enoturismo sulle sponde del Douro

Quinta do Val Moreira, posizionata sulla sponda meridionale del fiume Douro a Cima-Corgo, in Portogallo, è stata rilevata nel 2018 da Jorge Rebelo de Almeida e António Parente con l’obiettivo (ben raggiunto) di regalare ai visitatori un’esperienza enoturistica originale e memorabile.



Ogni tanto mi concedo qualche viaggio, un po’ per staccare dalla rigorosa e lavoratrice Milano, un po’ per scoprire nuovi orizzonti. Quest’autunno, innamorato della pioggia sottile, dei colori unici delle foglie appassiste e del profumo del freddo impregnato nei vestiti, ho deciso di partire alla scoperta del Portogallo. In 5 giorni, a suon di “pastéis de Belém” e “bacalhau” ho girato da nord a sud le terre portoghesi.

Potevo quindi farmi mancare una visita alle cantine della valle del Douro?

Soggiornando a Porto, il cuore della vallata dista circa 1h30 di macchina. Per i più audaci, tempo permettendo, si può raggiungere la vallata risalendo il fiume Douro in battello, così da poter godere di uno spettacolo naturalistico impareggiabile.

Ma veniamo dunque alla storia di questo incredibile luogo nel mondo e del perché ho scelto Quinta do Val Morera, una delle cantine più giovani della vallata.Quinta do Val Morera_Portogallo

STORIA DELLA VALLATA DEL DOURO

La Valle del Douro in Portogallo costituisce una delle più antiche e illustri contrade enologiche a livello globale, vantando una millenaria tradizione. Le sue origini vitivinicole affondano nell'antichità romana, quando, sotto l'Imperatore Romano Augusto, intorno al 19 a.C, l'insigne coltura della vite fu introdotta nella zona.

Tuttavia, è il periodo medievale a segnare l'incipiente importanza della produzione vinicola del Douro; i cenobi e gli ordini religiosi (amanti del buon bere) danno infatti un contributo sostanziale nel processo e nelle tecniche di vinificazione, arrivando a esportarlo soprattutto in Inghilterra.

Nel XVII secolo, la valle del Douro diventa una delle prime regioni del mondo ad avere una demarcazione ufficiale delle sue regioni vinicole.

Durante il XVIII secolo, le sponde del Douro conoscono un ulteriore sviluppo con l'avvento della produzione di Porto in stile moderno; nuove tecniche di vinificazione e di invecchiamento sono o infatti introdotte, consentendo di acquisire la complessità e l'eleganza che lo caratterizzano ancora oggi.

Ma cosa rende il Porto un vino unico nel suo genere?

Come forse saprete già, il Porto si contraddistingue per il suo sapore dolce e ricco, derivante dal fatto che la fermentazione viene interrotta aggiungendo al vino un distillato, comunemente conosciuto come "aguardente" (c’è chi usa il Brandy, altri mantengono il proprio segreto). 

Questa pratica interrompe la fermentazione e conserva una quantità significativa di zucchero residuo nel vino, contribuendo al suo caratteristico sapore dolce e “moolto” alcolico.Quinta do Val Morera_Portogallo

QUINTA DO VAL MOREIRA

Dopo un'importante lezione di storia, arriviamo a parlare della cantina o “Quinta” Val Moreira. Ebbene sì, l’attuale cantina è di recentissima rilevazione; infatti, i due grandi imprenditori Portoghesi Jorge Rebelo de Almeida e António Parente, hanno deciso di investire in una delle più grandi loro passioni, rilevando l’antica cantina che già era presente nel XIX secolo, tra le mappe Barão de Forrester, figura storica e di altissimo spicco della vallata.

Val Moreira, infatti, non è soltanto una cantina, ma un vero e proprio agriturismo di alto livello dedito all’enoturismo. Questo non deve spaventare perché la qualità e l’impegno messi nella produzione vinicola non è affatto di bassi standard. La cantina possiede 23 ettari dedicati alla produzione di vini.

Vitigni utilizzati:

- Tinta Roriz – Aragonez
- Touriga Nacional
- Touriga FrancaQuinta do val Moreira_Portogallo

IL PORTO di VAL MOREIRA

Durante la visita a tutta la struttura di Val Moreira, mi sono rimasti impressi due elementi. Il primo sono le “lagares”, ovvero le grandi vasche in pietra dove, tutt’ora, nelle prima fase di produzione del Porto, i vinicoltori pigiano l’uva a piedi nudi; attività tanto tradizionale quanto divertente, dato che non mi hanno nascosto che l’obiettivo principale è bere e ancora bere.

Il secondo elemento interessante e caratteristico di Val Moreira è la presenza della roccia viva nella zona dove le barrique riposano e compiono il loro lavoro di raffinazione del Porto. Questo tratto distintivo, otre che molto suggestivo, permette di far permeare un’umidità unica e quasi centesimata così da donare al vino una fermentazione e delle note uniche.Quinta do Val Morera_Cantina

Arriviamo quindi alla degustazione:

- Val Moreira Porto Extra Dry
- Val Moreira Porto Ruby
- Val Moreira Porto Tawny 10 Anos
- Val Moreira Porto Tawny 20 Anos

Scontato sarebbe se vi dicessi che il 20 Anos era il più buono, ma andrò contro corrente; innanzitutto, è da sapere che i Porto invecchiati dai 10 anni in su, sono in realtà un blend tra Porto effettivamente incecchiato 10 anni e vini più giovani, così da poter mantenere lo stato liquido del vino. In secundis, mi piacerebbe portare all’attenzione il giovincello di casa Val Moreira: il Ruby.

Il Ruby è infatti un porto invecchiato solamente 3 anni e composto da un blend di uve tutte della stessa annata: colore rubino, aromi di lampone, leggera nota di mirtillo rosso; è un vino dal corpo medio, finitura media, dolcezza leggera. Un vino che nella sua semplicità mi ha conquistato.Quinta do val moreira_Porto_Ruby

L’esperienza nella vallata del Douro e in particolare alla Quinta do Val Moreira devo dire che vale il viaggio, non soltanto per l’altissima qualità del prodotto ma soprattutto per i paesaggi unici nel mondo.
Mi raccomando, se partire in autunno, assicuratevi di prendere un ombrello bello solido!

ADV