Scriverò di te: il viaggio nella memoria di un viticoltore che sapeva ascoltare la terra
Il libro di Gianluca Stival Gandolfi racconta l’eredità umana e vitivinicola del nonno Mario Stival, fondatore dell’Azienda Moletto di Motta di Livenza.
Un libro che profuma di vite e di vite. Così potremmo definire “Scriverò di te”, il memoir con cui Gianluca Stival Gandolfi ci accompagna tra i ricordi del nonno Mario Stival, fondatore dell’Azienda Agricola Moletto di Motta di Livenza (Treviso). Un uomo che ha saputo vedere lontano, nel senso più autentico del termine: non solo per l’intuizione imprenditoriale che lo portò a trasformare un antico bosco della Serenissima in una tenuta vitivinicola d’eccellenza, ma per la capacità di leggere la vita con curiosità, lentezza e rispetto.
Il libro, in uscita il 5 novembre 2025 in una nuova versione ebook aggiornata e arricchita di fotografie, appunti originali e una playlist musicale di due ore, è molto più di un omaggio familiare. È un invito a guardare il mondo con la stessa lente saggia di Mario: quella di chi crede che il lavoro sia un gesto d’amore e che ogni scelta – anche quella di piantare una vite – contenga un frammento di futuro.
Attraverso brevi racconti, Stival Gandolfi ricostruisce un secolo di vita italiana, dall’infanzia del nonno durante la guerra alle grandi trasformazioni sociali e tecnologiche del Novecento. Le pagine scorrono come un vino ben affinato: si passa dal racconto delle prime vendemmie all’esplorazione di temi universali come la fede, il progresso, la libertà e la dignità del lavoro.
“Scrivere di mio nonno è stato come entrare in un mondo che resiste al tempo”, racconta l’autore. “Mario ha sempre creduto nei valori, nella forza delle idee, nella capacità di cambiare restando fedeli a sé stessi.”
Tra le righe di Scriverò di te si respira il profumo della terra veneta, ma anche l’eco dei viaggi che portarono Mario in Cina, Brasile, Egitto e Perù, dove osservava e rifletteva, con quello sguardo limpido e pratico di chi ha imparato dal campo il valore delle radici.
Nelle pagine dedicate all’Azienda Agricola Moletto, nata negli anni ’60 e oggi guidata dai figli, riaffiora l’impegno di una famiglia che ha fatto del rispetto ambientale e della qualità artigianale la propria firma. Tra le vigne del Franconia, vitigno riscoperto e studiato grazie alle ricerche sostenute dallo stesso Stival, la storia del nonno diventa simbolo di una generazione che ha costruito con le mani, con la mente e con il cuore.
Tra Piave e Livenza, una terra che parla piano
Il mondo di Mario Stival vive ancora oggi nei paesaggi che circondano la tenuta Moletto, tra le campagne di Motta di Livenza e le acque lente del fiume Livenza, che da secoli disegnano un confine dolce tra Veneto e Friuli. È un territorio discreto e fertile, dove i vigneti convivono con i boschi planiziali, i canali e le vecchie case coloniche che raccontano di un’agricoltura paziente, fatta di stagioni e silenzi.
Qui la viticoltura ha radici profonde: terreni argillosi e sabbiosi, il microclima temperato della pianura e la vicinanza al mare Adriatico donano ai vini equilibrio e freschezza. Non è solo un luogo di produzione, ma una terra che invita al passo lento, alle visite in cantina, alle degustazioni in famiglia, alle passeggiate tra i filari al tramonto.
Chi arriva al Moletto, spesso, racconta di aver trovato non un’azienda, ma un racconto: quello di una famiglia e di un territorio che, insieme, hanno imparato a crescere.
Scriverò di te è un libro che parla di vino, ma anche di vita. Di memorie, ma anche di futuro. È il racconto di un uomo e del suo lascito, che continua a germogliare tra i filari del Moletto e nelle parole di chi lo ricorda.