Il tempio segreto del formaggio: nel Caveau Riserva Speciale di Emanuela Perenzin, tra sapori rari e capre felici
Scopri il Caveau Riserva Speciale di Emanuela Perenzin: formaggi rari, capre felici e una storia centenaria nel cuore del Prosecco DOCG.
Un viaggio sensoriale tra le colline del prosecco Superiore, dove la tradizione casearia diventa esperienza culturale e il formaggio un’opera d’arte
C’è un luogo nascosto tra le dolci colline di San Pietro di Feletto, nel cuore del Prosecco Superiore DOCG, che va ben oltre la semplice visita turistica: è un’esperienza immersiva per chi ama il cibo, la storia e le emozioni autentiche. Parliamo del Museo Premiata Latteria Perenzin, che custodisce nel suo cuore il Caveau Riserva Speciale, un vero scrigno del gusto firmato da Emanuela Perenzin, la visionaria imprenditrice che guida una delle più antiche realtà casearie d’Italia.
Un’eredità lunga più di 125 anni
La storia della Latteria Perenzin inizia alla fine dell’Ottocento. Già nel 1898, la famiglia si distingue per la qualità del proprio burro e dei suoi formaggi, in un Veneto contadino dove la trasformazione del latte era ancora un sapere tramandato a voce e a gesti. Ma è nel 1933 che la reputazione dell’azienda decolla: Angelo Valentino Perenzin, nonno di Emanuela, vince la medaglia d’oro a Bruxelles per il suo burro speciale. Un riconoscimento straordinario per l’epoca, che segna l’inizio di una lunga serie di premi e innovazioni.
Oggi, con Emanuela al timone, la Latteria Perenzin è un esempio virtuoso di tradizione e modernità, capace di fondere il rispetto per la storia con la ricerca continua di eccellenza. La sua missione? Creare formaggi che raccontano una storia, che rispettano l’ambiente e il benessere animale, e che parlano ai sensi prima ancora che al palato.
Il Caveau Riserva Speciale: dove riposa il meglio del meglio
Il fiore all’occhiello del museo è il misterioso e affascinante Caveau Riserva Speciale. Qui, in un ambiente controllato e curato come una camera delle meraviglie, Emanuela conserva la sua collezione privata di formaggi: centinaia di forme rare, spesso uniche, frutto di annate speciali o affinamenti sperimentali che non verranno mai più replicati.
Alcune di queste forme sono vere leggende casearie, come il San Pietro in Cera d’Api 2019, il Capra Traminer 2019, l’Anniversary Bianco 2018 – vincitore degli Italian Cheese Awards – o il San Pietro in Cera d’Api 2015, eletto Miglior Formaggio d’Europa. Ognuno di questi capolavori ha un’identità precisa, una storia, una stagione e un latte unico dietro di sé.
E a volte, per i visitatori più fortunati, Emanuela apre una di queste forme mitiche. È in quel momento che l’esperienza si trasforma in qualcosa di irripetibile: un viaggio sensoriale che attraversa anni di affinamento, il lavoro silenzioso dei batteri buoni, l’arte delle muffe e la pazienza di chi sa aspettare.
“Capre Felici”: il benessere animale come filosofia
Ma qual è il vero segreto di questi formaggi? La risposta sta a monte, nel latte. La Latteria Perenzin ha creato un marchio che è già una dichiarazione d’intenti: “Capre Felici”. Le capre da cui proviene il latte vivono all’aperto, si muovono liberamente, pascolano nei prati, ruminano in stalle ampie, luminose e silenziose.
Qui il benessere animale non è uno slogan, ma una scelta etica e produttiva. Il risultato è un latte vivo, equilibrato, profumato, che diventa base ideale per una caseificazione naturale, artigianale, senza scorciatoie. Non è un caso se i formaggi Perenzin si trovano nei migliori negozi biologici d’Italia e sono apprezzati dai palati più esigenti, dagli chef ai sommelier del gusto.
Un museo da vivere con tutti i sensi
La visita al Museo Premiata Latteria Perenzin, ospitato all’interno del suggestivo PER Bottega & Cheese Bar, è molto più che una gita: è un’immersione nei sensi, nella memoria e nel gusto.
Si parte dalla sezione storica, dove si possono ammirare pezzi unici: zangole in vetro, uno stampo ottocentesco per fare il formaggio, antichi strumenti contadini. Tra gli oggetti più teneri, c’è il vaso del latte che la piccola Emanuela usava a sei anni per servire i clienti: un simbolo della passione di famiglia che non si è mai spenta.
E poi si accede al Caveau, la vera “cattedrale del formaggio”, dove ogni forma riposa come una reliquia, avvolta dal silenzio e da un profumo che sa di terra, di tempo, di vita.
Degustazioni guidate, cicchetti veneti e giochi sensoriali
Alla fine del percorso, si arriva alla parte più gustosa: la degustazione guidata. Qui si possono assaggiare alcune delle eccellenze della Latteria, tra cui i celeberrimi formaggi ubriacati, affinati in vinacce di Raboso, Traminer o Amarone, oppure i delicati caprini freschi e gli stagionati intensi e sorprendenti.
In abbinamento? Vini del territorio, cicchetti veneti preparati con cura dalla bottega, oppure un light lunch completo che unisce creatività e rispetto della tradizione.
Per chi vuole mettersi alla prova, c’è anche un’esperienza divertente e formativa: l’analisi sensoriale alla cieca. Un gioco raffinato tra aromi, consistenze e sapori, ideale per scoprire come allenare il proprio palato e cogliere le sfumature più sottili.
Un’esperienza da prenotare, vivere e raccontare
PER Bottega & Cheese Bar – Bagnolo di San Pietro di Feletto (TV)
Prenota la tua esperienza su: https://perperenzin.it/prenota-esperienze/
Perché visitare il Caveau Riserva Speciale?
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Per scoprire i formaggi più premiati d’Europa, in un luogo unico nel suo genere.
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Per vivere un’esperienza autentica, guidata da una delle figure più autorevoli del mondo caseario italiano.
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Per conoscere la storia di una famiglia che da cinque generazioni lavora con passione e rispetto per la natura.
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Per degustare eccellenze abbinate a vini del territorio, in una cornice indimenticabile.
Se cercate un luogo dove il cibo diventa cultura, il formaggio racconto e il gusto emozione, il Caveau di Emanuela Perenzin è la vostra prossima tappa obbligata. Un’esperienza che lascia il segno, da vivere almeno una volta nella vita.