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Felice Venanzi trionfa al primo Campionato Italiano del Bergamotto: Roma vince con dolcezza, ma il cuore resta in Calabria

Il pasticciere romano conquista giuria e pubblico con dolci al bergamotto. Trionfa anche la Calabria con Valentino Rizzo premiato dalla critica.



Bergamotto

Il profumo intenso del bergamotto, il talento dei migliori pasticcieri italiani e una sfida d’eccellenza affacciata sul mare di Reggio Calabria: il Campionato Italiano del Bergamotto ha un vincitore, ed è Felice Venanzi, romano di nascita ma ormai ambasciatore ufficiale di uno dei prodotti simbolo della mia terra.

Sì, avete letto bene: questo articolo lo scrive un calabrese doc, orgoglioso fino al midollo di vedere il nostro bergamotto finalmente al centro della scena nazionale (e non solo) con un evento degno della sua storia e delle sue potenzialità. E sì, oggi vi racconto perché il trionfo di Venanzi è anche una piccola grande vittoria per la Calabria.

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Una sfida nata per esaltare il re degli agrumi

Il Campionato Italiano del Bergamotto in pasticceria non è un semplice concorso, ma una dichiarazione d’amore a un frutto unico, che cresce solo qui, nella punta più a sud dello Stivale. Organizzato da APEI – Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana, con il patrocinio della Regione Calabria e del Museo Nazionale del Bergamotto, il contest è stato pensato per valorizzare il bergamotto di Reggio Calabria D.O.P., ingrediente identitario e autentico simbolo della nostra terra.

La finale, andata in scena il 19 luglio 2025 all’Arena dello Stretto, ha visto salire sul palco 10 professionisti selezionati tra 32 candidati da tutta Italia. La sfida? Presentare due dolci (a scelta tra torta da credenza, torta gelato o lievitato) che sapessero raccontare il bergamotto in tutta la sua forza e fragranza.

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Una giuria da Oscar (anzi, da pasticceria stellata)

A giudicare le creazioni, una giuria di caratura internazionale guidata dal leggendario Iginio Massari, ideatore del concorso e figura chiave della pasticceria italiana. Con lui, due maestri francesi premiatissimi – Pascal Lac e Thierry Bamas – e il pluridecorato Markus Bohr, executive pastry chef del colosso londinese Harrods.

Gusto, tecnica, estetica, equilibrio e rispetto del territorio: questi i criteri su cui si è basato il giudizio. E a trionfare su tutti è stato Felice Venanzi, pasticciere romano classe 1983 e co-fondatore della pasticceria Grué a Roma, aperta nel 2014 con la moglie Marta Boccanera.

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“Gioia Reggina” e “Bergamìa”: la dolcezza che conquista

Due i dolci con cui Venanzi ha stregato pubblico e giuria:

  • “Gioia Reggina”: una torta da credenza elegante e profumatissima, con base frolla al bergamotto e pistacchio, cake al mandarino e bergamotto e una sorprendente gelatina di mango.

  • “Bergamìa”: una torta gelato raffinata e fresca, composta da pan di Spagna, semifreddo al mandarino e bergamotto, gelato al pistacchio, semifreddo al cioccolato bianco e vaniglia.

La giuria tecnica lo ha incoronato campione assoluto, ma non solo: anche il pubblico presente all’Arena dello Stretto, che ha assaggiato oltre 1.000 pezzi di ciascun dolce realizzato dai finalisti, ha votato in massa per Gioia Reggina, regalando a Venanzi anche il Premio del Pubblico.

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Il calabrese Valentino Rizzo conquista la critica

A rendere il podio ancora più speciale per noi calabresi, ci ha pensato Valentino Rizzo, della Pasticceria San Francesco di Spezzano della Sila, premiato dalla giuria stampa – composta da giornalisti del settore food e cultura – come miglior interprete del bergamotto dal punto di vista critico. Una doppietta che mette la Calabria al centro del dolce discorso nazionale.

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Il bergamotto: una storia che profuma di nobiltà e identità

Non è la prima volta che il bergamotto fa innamorare il mondo. La sua leggenda inizia addirittura nel Seicento, quando un gentiluomo siciliano – Francesco Procopio – portò alla corte di Luigi XIV l’“acqua al bergamotto”, un liquido profumato che conquistò Versailles per le sue doti igienizzanti e inebrianti.

Da allora, il bergamotto ha attraversato secoli, mode e mercati, fino ad arrivare – oggi – nel cuore dell’alta pasticceria. Un cammino reso possibile solo grazie a un territorio unico al mondo, quello reggino, dove il microclima tropicale temperato, i venti di scirocco, le “fiumare” e i suoli ricchi di minerali creano le condizioni perfette per produrre il 95% della produzione mondiale di essenza di bergamotto.

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Le parole dei protagonisti

«Ammetto che mi sono pian piano appassionato al bergamotto – ha raccontato Felice Venanzi –. È un ingrediente che ti mette alla prova, ma ti ripaga con sfumature incredibili. Questo premio lo dedico a mia moglie Marta e a tutto il nostro team. Porteremo queste creazioni a Roma, per far conoscere il bergamotto anche oltre i confini calabresi».

Soddisfatto anche Iginio Massari, che ha sottolineato: «Abbiamo portato alla ribalta un’eccellenza che tutto il mondo ci invidia. La risposta del pubblico è stata calorosa e gli ospiti internazionali sono rimasti colpiti da questo frutto straordinario».

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E adesso?

Ora che i riflettori sono accesi, la sfida è non farli spegnere. Il bergamotto non è solo un profumo o un liquore: è territorio, artigianato, cultura gastronomica e futuro sostenibile. E se anche un romano come Felice Venanzi riesce a portarlo al centro del dolce dibattito nazionale, allora significa che abbiamo tra le mani – anzi, tra gli alberi – qualcosa di davvero prezioso.

E noi, calabresi doc, lo sappiamo da sempre.

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