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Ricordi di Taste

Alcune chicche gastronomiche scovate tra gli stand della Stazione Leopolda


Che Taste coincida sempre con un’alta qualità eno-gastronomica non è una novità; che durante i giorni dell’evento la Leopolda, da ex stazione ferroviaria si sia trasformata in una fabbrica del gusto, abbiamo avuto modo di constatarlo; che le 300 aziende di produttori presenti siano sinonimo di garanzia, è ormai consolidato. Per chi non c’è stato o per chi magari si è perso qualcosa, ecco qualche chicca di quelle che abbiamo scovato tra i banchi, anche se bisognerebbe scrivere un’enciclopedia per rendere omaggio alle tante bontà presenti.

 

Valier di Borsea (RO)

Raccolta a mano a giugno prima che il frutto si formi, conservata in salamoia, tagliata a metà e confezionata in olio extravergine d’oliva, con sale, aceto e spezie. La noce verde sott’olio dell’azienda Valier ha un aroma forte, attenuato dall’olio, e un gusto deciso. Ideale come accompagnamento di cotechini e di carne bianca (pollo e tacchino), ma funziona anche con i bolliti misti, potrebbe essere una valida alternativa nel caso in cui ci si dovesse stancare della mostarda. 

 

riso DI GRANO DURO _ Pastificio Gentile dal 1876 di Gragnano (NA)

La pasta di riso è ormai un prodotto sdoganato, ma se invece fosse il contrario e vi trovaste di fronte a un riso fatto di pasta? Ci ha pensato lo storico Pastificio Gentile di Gragnano che, in anteprima assoluta, ha presentato a Taste n. 9 il suo riso di grano duro. Un innovativo formato di pasta che, nel classico chicco, unisce il profumo, il sapore e la tenacia della varietà di grano usato, il 100% italiano Senatore Cappelli, con la versatilità del riso.

 

Pastificio Artigianale Nicola Russo di Cicciano (NA)

Detto anche “spunzillo” o “pummarulella ‘e mazzo”, il pomodoro giallo del Piennolo è un ecotipo storico e ormai raro. La produzione è infatti limitata, ma l' antichità si può facilmente dedurre già dal colore, i primi esemplari arrivati dall'America erano gialli. Dalla buccia spessa, dalla polpa soda e dal sapore dolce, questo pomodoro giallo si presta per la realizzazione di un’ottima passata. Ideale per condire la pasta, ma anche per i piatti di pesce

 

prosciutto SUPREMO _ Antica Ardenga di Diolo di Soragna (PR)

Un prosciutto stagionato trenta mesi, prima sopra le colline di Langhirano poi, gli ultimi quattro, nelle cantine dove si trovano i culatelli dell’azienda. L’aria fresca e asciutta, proveniente dalle colline parmensi, crea un microclima ideale per la maturazione. Lo stoccaggio con i culatelli fa sì che il prodotto assorba delle muffe che lo rendono inconfondibile nel profumo e nel sapore. Una fetta tira l’altra senza stancarsi e senza asciugare troppo il palato. 

 

Romaniae Terrae di Gambettola (FC)

Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere. Non solo come accompagnamento, ma anche con le pere all’interno del formaggio, aggiungiamo, dopo l’assaggio del pecorino Pera. Dalla crosta color cenere, si presenta al taglio bianco avorio, ha un profumo e un sapore che combina il gusto forte del latte di pecora con quello delicato della pera. Un’esplosione al palato, ideale da abbinare con piatti di verdure fresche di stagione, ma non disdegna le mostarde e le confetture.

 

AMARENE SCIROPPATE CON ANICE VERDE _ La Baita di Gazzo d’Arroscia (IM)

Le amarene sciroppate con l’anice verde dell’azienda agricola La Baita ti conquistano al primo assaggio. dolci senza essere smielati con una punta leggermente acidula sul finale. Sarà la cura riservata a ogni fase della filiera, sarà la coltivazione che non prevede additivi chimici, sarà l’uso dell’acqua sorgiva per innaffiare le piante, ma la bontà di queste amarene è tale da invitare a una degustazione ripetuta.

 

birra Amarcord di Apecchio (PU)

Una birra colore albicocca sbiadito tendente al rosato, rifermentata in bottiglia con i lieviti dello champagne che le conferiscono un fine perlage. L’uso dell’acqua proveniente dalla sorgente di proprietà di Amarcord, malto d’orzo e luppolo, miele d’acacia e millefiori, e aspri frutti selvatici del territorio marchigiano (come la visciola e il prugnolo) fanno la differenza. E, poiché anche l’occhio vuole la sua parte, degna di nota è la bella grafica retrò dell’etichetta curata da Tonino Guerra.

 

TAGLIATELLA _ Distilleria Bortolo Nardini di Bassano del Grappa (VI)

Trattasi non di pasta, ma di un liquore fruttato e speziato. Un’origine curiosa quella della Tagliatella, perché ottenuta dall’unione dei fondi di diversi distillati, che le donano un complesso bouquet caratterizzato da note fruttate, floreali, erbacee e speziate. Grappa, acquavite di ciliegia, arancio, spezie ed erbe sono alla base della composizione di questo liquore dal colore rosso rubino.

 

ANTICO SAVOIARDO SENZA farina _ 
Di Ciaccio Pasticceri Artigiani dal 1928 di Gaeta (LT)

La parola con cui possiamo sintetizzare questo biscotto è una: semplicità. Un savoiardo antico che contiene nel suo impasto, senza farina, tutto il gusto della tradizione e della passione degli artigiani di una volta. Un classico sempreverde, colato a mano singolarmente, fragrante, spumoso, leggero e friabile. Ideale da sgranocchiare da solo in purezza, da inzuppare nel caffè e nella cioccolata in tazza, ma che anche pucciato nel vino passito, regala emozioni.

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