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Sughero, il tappo sostenibile che custodisce il vino e il futuro

Naturale, rigenerabile ed etico: il sughero è la chiusura perfetta. Amorim Cork Italia lo trasforma in simbolo di innovazione e sostenibilità.


Quando stappo una bottiglia, per me il gesto non è mai solo un rito conviviale: è anche un piccolo atto di coscienza. Più mi addentro nel mondo del vino, più capisco che ogni dettaglio conta. E il tappo non è un dettaglio qualunque. Se ci pensiamo, è lui l’ultimo custode di un vino, quello che ne accompagna l’affinamento e che decide, nel silenzio della cantina, come si evolveranno profumi e sapori.

Ecco perché mi ha colpito scoprire che il sughero è l’unica chiusura che davvero ha i crismi della sostenibilità. Non è plastica, non è un materiale di sintesi, non è neppure frutto di coltivazioni intensive. È la corteccia di una quercia che, una volta decorticata, continua a vivere e a rigenerarsi. Ogni nove anni l’albero ci regala nuova corteccia senza subire danni: un ciclo naturale che si ripete da secoli.

E mentre fa questo, la sughera assorbe CO₂, protegge il terreno dalla desertificazione e custodisce un ecosistema unico. Un tappo in sughero, da solo, può compensare centinaia di grammi di anidride carbonica. Insomma, quando scelgo una bottiglia chiusa con il sughero, non sto solo bevendo vino: sto partecipando a un piccolo gesto di rispetto per l’ambiente.


Amorim Cork Italia: sostenibilità che si tocca con mano

Tra le realtà che più mi hanno colpito c’è Amorim Cork Italia, la filiale italiana del colosso portoghese leader mondiale del settore. Dietro i numeri impressionanti – oltre 640 milioni di tappi venduti solo nel 2024 – c’è una filosofia che mi risuona molto da vicino: innovazione sì, ma mai a discapito dell’etica.

Amorim lavora su più fronti. Da una parte la ricerca tecnologica, con metodi avanzati per garantire tappi privi di difetti e capaci di dialogare con specifici vini. Dall’altra, un impegno costante verso la circolarità: il progetto ETICO raccoglie i tappi usati grazie a scuole, ristoranti, associazioni e onlus, e li trasforma in arredi di design con la linea Suber. Oggetti belli, concreti, che raccontano come il sughero possa avere mille vite.

Amorim

Ma c’è anche un lato umano che apprezzo molto. Amorim Cork Italia investe sul benessere dei suoi dipendenti, con progetti di work-life balance, certificazioni sulla parità di genere e trasparenza aziendale. È raro trovare un’azienda che non solo produce, ma si interroga continuamente sul proprio impatto sociale e ambientale.

 


Il vino merita rispetto, dalla vigna alla tappatura

Ho sempre pensato che il vino sia un racconto fatto di mani, di terroir, di tempo. Ma oggi ho la sensazione che questo racconto non finisca nell’imbottigliamento. Continua nel tappo. Un tappo in sughero non è un accessorio, è parte dell’esperienza: custodisce, esalta e completa la personalità del vino.

Amorim

Per questo guardo con ammirazione a chi, come Amorim, ha deciso di puntare tutto su un materiale che non solo funziona meglio dal punto di vista enologico, ma che ha anche un impatto positivo sul pianeta. In un mondo in cui spesso ci si accontenta di scorciatoie, il sughero rimane una scelta di coerenza e di bellezza naturale.

E se da giovane appassionata di vino posso permettermi un consiglio: la prossima volta che stapperete una bottiglia, fermatevi un attimo a osservare quel tappo. Non è solo un pezzo di corteccia: è un frammento di foresta, di storia e di futuro sostenibile.

 

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