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Canapa, ti mangio

La canapa sativa è entrata nella produzione gastronomica nazionale



In questi ultimi anni la legalizzazione della marijuna ha prodotto enormi giri d’affari: negli Stati Uniti è già business, nel 2015 il mercato valeva 2,6 miliardi di dollari; il proibizionismo sembra essere ormai un lontano ricordo e c’è chi scommette che la cannabis possa diventare la forza economica trainante del futuro.

I numeri di cui si parla sono rilevanti: secondo il Marijuana Business Daily, la principale rivista del settore, entro il 2020 l'indotto del mercato sarà pari a 44 miliardi di dollari.

Una delle cause principali di questa crescita è da ricercare sicuramente nella versatilità della pianta: dalla cosmesi alla bioedilizia, dalla medicina al food, sono molti i settori in cui può essere utilizzata. Senza entrare nel merito dei pronostici, ci sembra interessante notare come la diffusione del consumo di canapa Indica (per uso ricreativo e medico) sia direttamente proporzionale all’incremento della produzione di canapa Sativa per uso alimentare che timidamente inizia fare capolino anche in Italia.

Che la canapa fosse buona da mangiare ve l’avevamo già detto; così come vi avevamo anche ammonito sul suo uso frequente nella cucina rinascimentale. Ora però vogliamo mettere da parte i fornelli dei cuochi e andare nei laboratori gastronomici a scoprire dei prodotti a base di canapa già reperibili sul mercato.

Green Italy: produttore di canapa Sativa

Green Italy è un’azienda di Borgomasino (TO) che coltiva in Piemonte e in tutta Italia canapa Sativa per commercializzare i semi (interi e decorticati), olio, farina, condimenti e, new entry, canapella. Oltre a essere ricchi di proprietà nutrizionali (omega 3 e 6, proteine, vitamine, sali minerali, antiossidanti) tanto da essere considerati un “vaccino”, i semi di canapa si prestano a diversi consumi.

Quelli interi sono ottimi per la preparazione di grissini, pane, pizze e biscotti. Nella versione decorticata possono insaporire minestre, insalate, formaggi, yogurt, gelati o, frullandoli, si possono trasformare in una crema spalmabile e, con l’aggiunta di aglio e qualche foglia della pianta, in un saporito pesto.

L’olio va utilizzato a crudo per condire insalate, pesce, carpacci di carne o, come integratore a fine pasto. La farina di canapa è priva di glutine, ha un particolare aroma di nocciola, un colore leggermente bruno che conferisce sfumature dorate all’impasto e contine già al suo interno una parte di olio.

È ottima per realizzare prodotti da forno (pane, grissini, taralli, friselle, biscotti e amaretti), crepes, pasta fresca, pasta frolla. Ultima new entry dell’azienda è la canapella: una crema spalmabile a base di canapa e cioccolato.

Ma non è finita qui: con gli stessi semi di canapa di Green Italy la macelleria Giacobbe di Sassello (SV) ha prodotto una nuova versione della sua celebre testa in cassetta. La lavorazione è la stessa dell’insaccato classico, ma in questo caso l’impasto a base di lingua, grasso, cotiche e cartilagine della testa di maiale viene insaporito con i semi della pianta.

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