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500 anni e non sentirli: il compleanno più dolce dell’anno

Cinque secoli di gusto e stile: Disaronno celebra il suo anniversario con una collezione di bottiglie limited edition dedicate alla Dolce Vita.


di saronno

Cinque secoli. Basta pronunciarli per sentire il peso del tempo — ma nel caso di Disaronno, quel peso diventa leggerezza, stile, piacere. E sì, anche un pizzico di emozione. Perché raccontare 500 anni di storia non significa solo parlare di un liquore: significa attraversare mezzo millennio di gusto italiano, di gesti tramandati, di calici che si alzano in ogni angolo del mondo.

Io sono una formatrice nel mondo della mixology, non passo le mie giornate dietro un bancone ma dentro aule e tasting room, dove insegno che dietro ogni cocktail c’è una storia. E quella di Disaronno è una delle più belle da raccontare.

Un elisir nato da un gesto d’amore

La leggenda vuole che tutto sia cominciato nel 1525, a Saronno. Il pittore Bernardino Luini, allievo di Leonardo da Vinci, era impegnato nella decorazione del Santuario della Madonna dei Miracoli. Come modella scelse una giovane locandiera, che per ringraziarlo gli donò un liquore ambrato preparato in casa, frutto di infusi segreti e frutta aromatica. Quel dono, nato da un gesto semplice, sarebbe diventato nei secoli Disaronno.
Da allora, la ricetta è rimasta un segreto ben custodito, simbolo di un sapere che attraversa generazioni e che ancora oggi rappresenta l’autentica anima del “made in Italy liquido”.

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Cinque bottiglie per cinque secoli

Per festeggiare il suo mezzo millennio, Disaronno lancia la 500 Years Limited Edition: cinque bottiglie, cinque valori, cinque sfumature di uno stesso spirito — Passione, Bellezza, Dolce Vita, Stile ed Eleganza.
Ognuna racconta una parte di quella storia: la passione che anima chi lo produce, la bellezza di un design inconfondibile, la Dolce Vita che Disaronno ha contribuito a esportare nel mondo, lo stile intramontabile che lo lega alla moda e l’eleganza che da sempre ne definisce il carattere.

Dietro le linee pulite e il tappo squadrato si nasconde il tocco di un maestro vetraio di Murano, che negli anni ’70 ha creato la bottiglia oggi riconoscibile in ogni bar del pianeta. Dentro, invece, tutto è rimasto com’era: lo stesso aroma dolce e avvolgente, perfetto liscio, con ghiaccio o nei grandi classici come il Disaronno Sour e il Godfather.

Il cocktail celebrativo: “Dolcevita”

Per il suo compleanno, Disaronno ha scelto di festeggiare con un nuovo drink firmato da Patrick Pistolesi e dal team del Drink Kong Bar di Roma. Si chiama Dolcevita ed è una rivisitazione elegante e fresca di un classico sour.
Disaronno si unisce a Rabarbaro zucca, whiskey irlandese, succo di limone e ananas, con un tocco di sciroppo d’agave. Il risultato? Un sorso equilibrato, luminoso e sorprendentemente contemporaneo — come se questi 500 anni si fossero sciolti nel ghiaccio per rinascere in un bicchiere.

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Una famiglia, un’azienda, un simbolo

Dietro al marchio Disaronno c’è la famiglia Reina, che da generazioni guida la Illva Saronno Holding. L’azienda continua a produrre il suo liquore proprio dove tutto è cominciato: a Saronno, in Lombardia.
In cinque secoli, è passata da piccola realtà artigianale a gruppo internazionale, con brand distribuiti in oltre 160 Paesi, ma senza mai perdere il legame con le proprie origini. È una storia d’impresa familiare che dimostra come la coerenza, nel mondo del beverage, possa essere la più moderna delle strategie.

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La lezione che porto con me

Da formatrice, insegno che ogni cocktail è un racconto: mescola cultura, curiosità e stile. Disaronno, in questo senso, è un manuale vivente di ciò che rende unico il bartending italiano.
Parla di autenticità, di bellezza e di quella capacità tutta nostra di trasformare un bicchiere in un gesto d’arte. Cinquecento anni dopo, il messaggio è lo stesso: dietro ogni liquore c’è un’anima, e quando è fatta bene, non invecchia mai.

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