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Metti una giornata a Lecce

Una giornata a Lecce: cosa mangiare a colazione, pranzo e cena. I nostri consigli per assaggiare le specialità locali.



Lecce è ormai da tempo una delle città più gettonate dai turisti, sia italiani sia stranieri, che qui si nutrono di arte, architettura, grandi eventi e relax, e in più trovano l’ottima cucina salentina ricca di sapori. Da viaggiatore stregato da questa terra, ho visto la città cambiare negli ultimi 20 anni.

Il centro storico è diventato un salotto di cortili, palazzi e meravigliose chiese barocche che riempiono gli occhi, le botteghe degli artisti e le eleganti boutique si sono prese grandi spazi, e dove prima c’erano edifici chiusi e abbandonati, oggi ci sono locali che esaltano la “salentinità” in cui si trovano prodotti tipici e si assaggiano le delizie della cucina pugliese. Se passate da Lecce dovete scoprire i sapori di terra e di mare, di cui poi non potrete più fare a meno.Lecce_Cibovagare

COLAZIONE CON PASTICCIOTTO OBBLIGATORIO

Cominciamo dal mattino, a colazione il famoso pasticciotto, con le sue declinazioni crema, cioccolato, pistacchio, oppure un cornetto crema-amarena, da gustare con un caffè in ghiaccio con latte di mandorla (se ve lo propongono a Milano non è la stessa cosa). E ancora: il fruttone, un’evoluzione del pasticciotto, dove la frolla è ricoperta di cioccolato e all’interno abbonda una composta di frutta e frutta secca.Pasticciotto_Lecce_Cibovagare

A metà mattinata un espressino, caffè con schiuma di latte e cacao (il marocchino salentino) vi tirerà su per arrivare all’aperitivo pre pranzo con uno snack con le pucce (pane con le olive) o i pizzi, una puccia con pomodoro, cipolla e capperi nell’impasto, o magari un rustico (un classico): sfoglia ripiena di besciamella, mozzarella e pomodoro.

A PRANZO CON PITTA, FRISA, COCULE E FRITTINI

Passeggiando tra vie gonfie di bellezza, nel cuore del Barocco salentino, dove scultori e artisti hanno esaltato la pietra leccese (la cattedrale di Santa Croce è il più noto capolavoro di molti e molti altri), arriviamo all’ora di pranzo.

Per un pasto veloce una frugale frisa d’orzo con pomodori, rucola, origano, capperi e olio d’oliva ovviamente di giù. Oppure una pitta di patate (torta salata di patate ripiena di cipolla, capperi e olive) o una focaccia rustica con la scarola, con le cipolle e i pomodori e i capperi. Non possono mancare le cocule, polpette di melanzane e menta, e i frittini con le pittule (pasta della pizza fritta) e le crocchette di patate con la menta.

Uno spumone, gelato alla nocciola o al cioccolato con crumble di biscotti e granella di mandorle tostate, per chiudere il pasto. Poi, dalle 2 alle 5 del pomeriggio, tutto tace, il silenzio e il sole di giù si prendono la città; che sia un giorno festivo o lavorativo non cambia: ma dove sono finiti tutti? Ssssscccchhhhh, la siesta post prandiale…Pittule_Lecce_Cibovagare

E PER CENA?

In un attimo è già l’ora dell’aperitivo e i locali si riempiono di avventori che ritornano dall’Adriatico se è Scirocco, o dallo Ionio se è Tramontana (nel salento si segue il vento per andare al mare). Un tris? Certo! Ed ecco le olive celline, le mandorle salate e i tarallini, magari con un buon bicchiere di Negramaro rosato ghiacciato.

Cala la sera, i lampioni si accendono e i locali mettono fuori i tavolini, Lecce by night è uno spettacolo di luci e ombre degno dei migliori coreografi. L’offerta è infinita… Visto che di “entrees” ne abbiamo fatte parecchie, andiamo subito a cena concedendoci i pezzi forti: la popolare parmigiana di melanzane fatta in casa dalla nonna del ristoratore, il purè di fave con cicorie, oppure la pasta ciceri e trie, ceci e pasta fatta in casa di cui alcuni pezzetti vengono fritti.

Se vi piace il mare: spaghetti con i ricci di mare o il polpo in pignatta con i peperoni verdi. Per non farvi mancare niente, assaggiate la tajeddhra, uno sformato con patate, zucchine e cozze al forno, e infine le immancabili bombette di carne avvolte nella pancetta e ripiene di caciocavallo. Per i turcinieddhri, involtini di interiora di agnello (altro classico per i carnivori), magari ripassate domani che oggi siete pieni…Pasta e ceci_Lecce_Cibovagare

Un dolce leggero per chiacchierare ancora un po’: pezzetti di cupeta (una specie di torrone di mandorle tostate e zucchero) e pitteddhre, crostatine con marmellata di uva negramaro. Ah, un mostacciolo, biscotto glassato con zucchero e cacao e impasto di frutta secca, non si rifiuta mai. La serata leccese non è completa se non vi lanciate tra le braccia di Bacco con gli ottimi Primitivo e Negramaro, rossi o rosati, due tra i vini più ricchi e strutturati di tutto il Sud Italia.

In questo tripudio di sapori vi accorgerete che Sud non è un luogo, Sud è un modo di essere, di vivere e di mangiare. E a Lecce tutto è orgogliosamente Sud!

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