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Il mio Natale gourmet con l’Irlanda da Gustare di Bord Bia e JRE-Italia

Lo Spadellautore racconta il suo viaggio tra ostriche, agnello e manzo irlandese, firmato dai giovani chef di JRE-Italia.


Quest’anno ho deciso di provare a mettere in tavola qualcosa di speciale, qualcosa che profuma di mare e di pascolo, di vento e di pioggia: l’Irlanda. Sì, proprio lei, l’Isola di Smeraldo, che sotto Natale diventa ancora più magica — e grazie a Bord Bia, l’ente irlandese che promuove i prodotti food & beverage del Paese, ho scoperto un mondo di sapori autentici e sorprendenti.

Il progetto si chiama “Irlanda da Gustare”, e nasce dall’incontro tra le migliori materie prime irlandesi e la fantasia dei giovani chef italiani dell’associazione JRE-Italia. Quattro nomi da segnare, quattro piatti che fanno venir voglia di accendere il forno, allacciare il grembiule e prepararsi un piccolo viaggio gastronomico senza muoversi da casa.

Bord Bia


Dall’Oceano ai pascoli, con forchetta e curiosità

Il bello di questa esperienza è che non si parla solo di ricette, ma di storie. Quelle degli allevatori irlandesi che da generazioni crescono bovini e agnelli all’aria aperta, nei pascoli più verdi che possiate immaginare. Quelle dei giovani chef italiani che, con passione e rispetto, reinterpretano quei sapori in chiave contemporanea.

Così, il mio Natale quest’anno parte dall’oceano e arriva fino ai campi: un percorso che attraversa mare, erba e fuoco, tra profumi iodati e note agrumate, dolcezze delicate e contrasti intensi.


Le quattro portate che mi hanno fatto innamorare

ostrica Irlandese, frutti rossi, mela verde e cerfoglioChef Stefano Di Gennaro, Quintessenza (Trani)
Apro il menu e resto colpito da quanto un antipasto possa sembrare un paesaggio. Le ostriche irlandesi hanno quella dolcezza salmastra che ti rimane in bocca come un’eco di mare. Frutti rossi, mela verde, erbe fresche: l’Irlanda servita in un guscio.

Bord Bia

Tartare di manzo irlandese biologico, ostrica, alghe e shisoChef Roberto Tonola, La Lanterna Verde (Villa di Chiavenna, SO)*
Un piatto che sembra raccontare un matrimonio tra oceano e terra. La carne, morbida e saporita, incontra l’ostrica in un abbraccio salino. È uno di quei bocconi che ti fanno chiudere gli occhi e pensare: “wow”.

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Raviolo con stracotto di agnello irlandese, crema di bieta e limoneChef Paolo Trippini, Ristorante Trippini (Civitella del Lago, TR)*
Il Natale, per me, sa di pasta ripiena. Ma qui il cuore è irlandese: agnello tenero, dolce e delicato, che si scioglie in bocca e profuma di erbe selvatiche. La crema di bieta e il tocco di limone danno una freschezza quasi poetica.

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Manzo irlandese alla “California”, stick di polenta e gemme di abeteChef Dario Guidi, Antica Osteria Magenes (Barate, MI)*
Il finale perfetto: un secondo piatto che profuma di montagna e di bosco, dove la carne irlandese diventa protagonista assoluta. Morbida, sapida, quasi “burrosa”, con quella profondità che solo una materia prima eccellente può regalare.

Bord Bia


Cosa mi porto a casa

Non solo ricette, ma un’idea: quella che il gusto può essere un ponte tra culture. In Irlanda si vive il cibo con la stessa cura con cui si accudisce un campo o un animale. E questo, per chi ama cucinare anche solo per passione come me, è un esempio da tenere stretto.

“Irlanda da Gustare” è un invito ad aprirsi, a mettere nel piatto un po’ di curiosità, un pizzico di avventura e tanta qualità. Perché il Natale non è solo un’occasione per mangiare bene — è un modo per raccontare chi siamo e cosa amiamo. E io, stavolta, voglio raccontarlo con un brindisi a un’Irlanda buona da vivere… e da spadellare.

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