Hotel Weisses Kreuz: rifugio adults only nel cuore dell’Alta Val Venosta
Tra neve, spa panoramica e cucina d’autore, il Weisses Kreuz è un santuario alpino per chi cerca il ritmo lento dell’inverno autentico.

Nel cuore dell’Alta Val Venosta, là dove il paesaggio sembra sospeso tra luce e neve, sorge un rifugio per chi desidera riscoprire il piacere del tempo che scorre lento. L’Hotel Weisses Kreuz – Adults Only di Burgusio è molto più di un luogo dove dormire: è un’esperienza che accoglie e trasforma, un viaggio nel benessere che profuma di legno, montagna e silenzio.
Le sue mura raccontano secoli di vita: da foresteria a fattoria, da ristorante a boutique hotel, fino all’attuale rinascita sotto la guida di Mara Theiner, anima gentile e visionaria, che insieme allo studio Marx/Ladurner ha restituito a questo edificio storico una nuova, sorprendente eleganza. Qui, ogni dettaglio è pensato per far dialogare passato e presente: le stube gotiche convivono con arredi essenziali e contemporanei, i soffitti a volta si aprono su spazi luminosi e la luce, filtrando dalle grandi vetrate, accarezza il legno antico come un segreto condiviso.
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L’arte del dolce far niente
“Al Weisses Kreuz si viene per abbandonarsi ed essere”, racconta Mara. E davvero, in questo santuario alpino solo per adulti, l’arte del dolce far niente trova il suo spazio più autentico. Le giornate iniziano con il profumo del pane appena sfornato e del caffè servito lentamente, mentre fuori la neve scende lieve. La colazione è un rito di gusto: yogurt naturale, confetture di montagna, uova e formaggi locali, dolci preparati in casa. Tutto invita a prendersi il proprio tempo.
Poi, si esce. L’inverno in Val Venosta non è una semplice cornice: è un modo di vivere. Bastano pochi passi per trovarsi immersi in un paesaggio immacolato, dove ciaspolare tra i boschi silenziosi o raggiungere la Croce del Watles diventa un esercizio di meraviglia. La Valle Roia, con i suoi sentieri che si aprono su panorami vasti e selvaggi, è un piccolo paradiso a 2.000 metri, ideale per chi cerca pace e silenzio. Niente impianti, nessuna folla: solo il respiro profondo della montagna.
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Inverno lento, ma pieno di vita
Chi ama alternare quiete e movimento trova qui il suo ritmo naturale. Lo skilift del Watles è a soli dieci minuti: 18 km di piste soleggiate, perfette per sciate rilassanti o discese al tramonto. Lo skipass Skiarena Val Venosta apre la porta a cinque comprensori, per un totale di 150 km di neve da scoprire, mentre gli appassionati di sci di fondo possono cimentarsi nei 232 km del circuito Venosta Nordic. E quando la giornata finisce, si torna al calore del Weisses Kreuz, con la neve che si posa silenziosa sui tetti di Burgusio.

Aura Mea Spa: un luogo sospeso
Poi c’è la Aura Mea Spa, 1.300 metri quadrati di puro abbandono sensoriale. Una piscina a sfioro che guarda l’Abbazia di Monte Maria e il massiccio innevato dell’Ortles, saune in legno di cirmolo e abete, sale relax che profumano di erbe alpine e silenzi che avvolgono. La Silence Lounge, con le sue candele e i lettini ad acqua riscaldati, è una carezza di pace. E nella Private Spa, tra un bagno aromatico e un massaggio a due, si riscopre la bellezza dello stare insieme, lentamente.
Per chi cerca movimento interiore, l’hotel propone anche sessioni di yoga e ritiri di introspezione: perché qui la montagna non è solo da guardare, ma da vivere con il corpo e con l’anima.

Il gusto che sorprende
La sorpresa continua a tavola, nel ristorante fine dining MaMesa, firmato dallo chef Marc Bernhart. Solo sei tavoli, un’atmosfera intima e la filosofia “Glocal”: radici locali, visione internazionale. Ogni piatto è un viaggio sensoriale tra Sudtirolo e Oriente, tra materie prime alpine e suggestioni d’altrove. Lo speck stagionato in casa, il miele e il Wagyu dell’azienda agricola dello chef incontrano capesante norvegesi, curry thailandese e gamberi rossi di Mazara. In ogni portata, un equilibrio di forza e delicatezza, un’idea di cucina che parla al cuore. La pasticceria, curata da Kay Baumgardt, bandisce lo zucchero bianco e trasforma la dolcezza naturale in pura emozione.

Dimore d’epoca e fascino eterno
A completare l’esperienza, la dependance Ansitz Zum Löwen: un edificio di 800 anni restaurato con rispetto e passione. Nove suite diverse, ognuna con un’anima distinta — affreschi, legni antichi, chiavistelli originali — per un soggiorno che sa di memoria e autenticità.
L’Hotel Weisses Kreuz è, in fondo, un luogo dell’anima: dove la neve diventa pensiero, il silenzio linguaggio e ogni dettaglio un invito a rallentare. Qui si viene per ritrovare equilibrio, tra montagne che osservano e tempo che finalmente respira.
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