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Panettone e pandoro avanzati: riciclateli

Con il panettone e il pandoro avanzati potete fare ottimi spuntini, anche salati



Che il panettone e il pandoro delle feste si possano, anzi si debbano, riciclare lo predichiamo da anni.
Che il popolo italico del "fud" abbia scoperto questa evidenza grazie allo chef danese René Redzepi ci perplime.

A Redzepi, sperando che sia poco avvezzo al lievitato meneghino, perdoniamo il ricorso ai formaggi francesi per esaltarlo, ma chi ha passato dicembre a fare classifiche sul panettone, come fa a stupirsi del suo riutilizzo in versione salata?
Panettone avanzato dalla feste

Come riutilizzare il pandoro

Quindi, come vi consigliamo da sempre, non buttate panettoni e pandori avanzati dalle feste. Conservateli e riutilizzateli in maniera intelligente. Sono ottimi sia per preparazioni dolci, sia salate.

Il pandoro è una valida alternativa a savoiardi e ciambella per il tiramisù; nonché una buona base per torte con cioccolato, crema e frutta.

Se non lo spolverate con lo zucchero, si accompagna bene con salame, formaggi freschi (provatelo con la robiola di Roccaverano) e semi stagionati (pecorino in primis). Se lo riscaldate un po’, può diventare una ottima bruschetta per vitello tonnato, alici e caponata.

E il panettone?

Il panettone lo abbiamo sempre amato in abbinamento a prodotti salati. Non c’è bisogno però di andare alla ricerca di formaggi francesi, l’intera penisola italiana offre un’ampia varietà di latticini che si sposano bene con il lievitato. Dal Caciocavallo silano alla Casciotta di Urbino, passando per la Vastedda del Belice, la Formaggella del Luinese, il Fatulì della Val Camonica e il Fromadzo valdostano.

Non siete amanti dei formaggi? Dateci dentro con ciauscolo, mortadella, sopressa vicentina, alici e baccalà mantecato. Insomma, se vi avanza del panettone, non buttatelo, riciclatelo. Tagliatelo a fette, tostatele leggermente e divertitevi a sperimentare. Chissà che non vengano fuori nuove coppie. Usatelo a dadetti anche in piatti freddi, come la ceasar salad, o sbriciolato in primi caldi, come la pasta con broccoli arriminati. Ricordate però di metterne un pezzetto da parte per San Biagio, il 3 febbraio.

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