Unexpected Italy e il Manifesto dell’Ospitalità Etica: turismo vero e responsabile
Noi di Cibovagare sosteniamo il Manifesto dell’Ospitalità Etica di Unexpected Italy: un’Italia autentica che resiste al turismo di massa.
- Il turismo italiano tra overtourism e autenticità
- Il manifesto dell’ospitalità etica: un modello da seguire
- L’italia che resiste al turismo di massa
- Ribelli con le radici: identità e autenticità
- Esempi concreti di ospitalità etica
- Tecnologia e contatto umano: la forza di unexpected italy
- La nostra scelta: viaggiare con etica
Il turismo italiano tra overtourism e autenticità
Da appassionati di enogastronomia e viaggi autentici, noi di Cibovagare guardiamo con entusiasmo a ciò che sta facendo Unexpected Italy. Mentre l’estate 2025 ha mostrato contrasti clamorosi – spiagge semi-deserte e montagne intasate di selfie – la startup guidata da Elisabetta Faggiana e Savio Losito ci offre una via diversa: un turismo responsabile, fatto di qualità, radicamento e autenticità.
Il Manifesto dell’Ospitalità Etica: un modello da seguire
Il Manifesto dell’Ospitalità Etica, già firmato da quasi 500 ristoratori, host, artigiani e produttori, è per noi un modello concreto di come si possa vivere l’Italia senza subire l’overtourism. È la dimostrazione che esiste un’alternativa: un turismo che valorizza i territori e le persone, rispettando tradizioni, autenticità e prezzo giusto.
Come diciamo sempre, non basta mangiare bene: un viaggio vero si costruisce con storie, mani, profumi e racconti del territorio.
L’Italia che resiste al turismo di massa
Per noi di Cibovagare, il problema del turismo di massa è evidente: luoghi iconici come il Lago di Braies o le Tre Cime di Lavaredo rischiano il collasso, mentre altre destinazioni restano sconosciute e sottovalutate. Non è una questione di quantità, ma di qualità.
Ecco perché la mappatura di Unexpected Italy ci convince: ogni ristorante, bottega o piccolo albergo viene selezionato secondo criteri rigorosi di etica, sostenibilità e valore reale. Non si tratta di fare la guerra ai prezzi alti, ma di garantire trasparenza e proporzione tra esperienza e costo.
Ribelli con le radici: identità e autenticità
Ci piace l’idea di “ribelli con le radici”, come li definiscono loro: realtà che resistono all’omologazione, che difendono l’identità del territorio e che ci accolgono con un’ospitalità consapevole.
Il Manifesto dell’Ospitalità Etica racchiude valori che condividiamo in pieno:
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ospitalità lenta
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sostenibilità
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tutela delle persone
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innovazione rispettosa delle tradizioni
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qualità sopra la quantità
Sono principi che ci parlano direttamente, perché noi crediamo che viaggiare significhi entrare in relazione con luoghi e persone, non solo collezionare foto.
Esempi concreti di ospitalità etica
Tra le esperienze che ci hanno colpito ci sono il Casale al Colle sui Colli Euganei, la Trattoria dell’Acciughetta a Genova, Palazzo Grillo a Genova, Fratelli Levaggi a Camogli, Ca’ Apollonio Hermitage a Romano D’Ezzelino e l’Hotel Hassler a Roma: luoghi che raccontano storie vere, lontane dai cliché turistici, che ci fanno sentire parte della comunità locale.
Tecnologia e contatto umano: la forza di Unexpected Italy
Quello che più apprezziamo è il mix di tecnologia e contatto umano: l’app di Unexpected Italy è come una Lonely Planet 3.0, capace di suggerire itinerari su misura, basati su competenza locale e affinità di valori.
Così il viaggio diventa cura, conoscenza e piacere autentico. Per noi di Cibovagare, questa è la chiave: un turismo che valorizza il territorio, protegge chi lo abita e offre esperienze memorabili, senza cedere al guadagno facile o alla moda del momento.
La nostra scelta: viaggiare con etica
In un’Italia dove il turismo spesso rischia di svuotare luoghi e identità, noi scegliamo di segnalare chi lavora con passione, etica e qualità.
E Unexpected Italy ci offre la bussola perfetta: una mappa selettiva di realtà autentiche, che ci permette di vivere un Paese vero, fatto di persone, sapori e storie indimenticabili.
Per noi, questo non è solo turismo responsabile: è un modo di amare l’Italia.