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Alte Terre DOP, le montagne del gusto: il turismo del formaggio parte da qui

Murazzano, Roccaverano e Ossolano: tre formaggi DOP che uniscono gusto, paesaggio e turismo tra le montagne piemontesi


Dai pascoli delle Alpi piemontesi ai palazzi storici di Genova, il viaggio dei formaggi di Alte Terre DOP è la prova che il gusto può essere anche una forma di turismo. Dopo i successi dell’estate e la partecipazione a Cheese 2025, la grande rassegna internazionale dedicata al mondo lattiero-caseario, i tre formaggi di montagna piemontesi – Murazzano DOP, Roccaverano DOP e Ossolano DOP – si preparano a un nuovo palcoscenico nazionale: la Festa del Cuoco 2025, organizzata dalla Federazione Italiana Cuochi a Genova dall’11 al 14 ottobre.

Un appuntamento che riunirà oltre mille cuochi, professionisti e appassionati, e che offrirà a questi formaggi l’occasione perfetta per farsi conoscere non solo come eccellenze gastronomiche, ma come autentiche esperienze di territorio. Perché viaggiare tra Murazzano, Roccaverano e l’Ossola significa immergersi in una cultura casearia secolare, fatta di malghe, stalle, alpeggi e sapori che raccontano la montagna attraverso il latte.

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Dalle Alpi a Genova: un anno di crescita per Alte Terre DOP

«Il 2025 è stato un anno di grande crescita per Alte Terre DOP», racconta il presidente Fabrizio Garbarino, ricordando i tanti appuntamenti che hanno portato le tre denominazioni piemontesi al centro dell’attenzione nazionale. Dalle giornate di Roccaverano, tra degustazioni e masterclass sotto la torre medievale, fino all’entusiasmante partecipazione a Cheese 2025 a Bra, dove i tre formaggi hanno conquistato pubblico e addetti ai lavori con l’energia di chi difende un sapere antico, ma guarda al futuro.

A Casa ONAF e nel padiglione della Regione Piemonte, le tre DOP hanno raccontato un’idea di montagna sostenibile, legata al progetto europeo LOST EU – Tradizione e Sostenibilità, Filiere DOP e Packaging Green. Un percorso che unisce tutela ambientale, filiera corta e rispetto per la biodiversità. Un traguardo e, insieme, un nuovo inizio: perché il futuro del formaggio passa anche dalla consapevolezza di chi lo produce e di chi lo sceglie.

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Murazzano, Roccaverano, Ossolano: tre formaggi, tre anime del Piemonte

Il Murazzano DOP, prodotto nelle colline dell’Alta Langa, è un formaggio ovino di straordinaria finezza: piccolo, morbido, profumato di latte e di erbe, racconta un paesaggio di pascoli dolci e di pecore langarole che resistono al tempo e alle mode.

Il Roccaverano DOP, interamente di latte caprino, nasce da un sapere secolare tramandato tra le colline dell’Alto Monferrato astigiano. Fresco o stagionato, ha una personalità vivace, profumi di fieno e latte crudo, e la capacità rara di cambiare gusto con le stagioni, come fanno i grandi formaggi artigianali.

L’Ossolano DOP, invece, è il gigante delle valli alpine: formaggio vaccino a pasta semicotta, dal gusto pieno e armonico, che riflette i prati e le montagne della Val d’Ossola. Perfetto da tavola, ma anche protagonista di piatti tipici come la polenta concia o la fonduta di montagna.

Tre formaggi, tre storie diverse, un’unica idea di qualità: quella che nasce solo dal rispetto per la terra e per chi la lavora.

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Il turismo del formaggio: un viaggio tra gusto e paesaggio

In Italia cresce il numero di viaggiatori che scelgono la via del formaggio come esperienza turistica. È un turismo lento, che attraversa valli, alpeggi e laboratori artigianali, alla ricerca di sapori autentici e incontri con i produttori.

In Piemonte, il progetto Alte Terre DOP è un modello di questo turismo esperienziale: visitare una malga dell’Ossola o un piccolo caseificio dell’Alta Langa significa scoprire la vita di comunità che ruota intorno al latte, alle stagioni, alla cura delle mandrie e ai ritmi della montagna.
Le degustazioni diventano racconti, i formaggi diventano paesaggi.

Ecco perché la presenza di Alte Terre alla Festa del Cuoco non è solo una vetrina gastronomica: è un modo per promuovere il turismo del gusto e invitare il pubblico a visitare i luoghi dove nascono queste eccellenze.


Un modello di rete per le montagne italiane

L’associazione Alte Terre DOP è nata per unire i consorzi di tutela di piccole produzioni montane e farli crescere insieme, condividendo valori, strategie e strumenti di comunicazione.
Accanto ai tre formaggi DOP, oggi ne fa parte anche il riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP, l’unica denominazione risicola italiana.

La missione è chiara: valorizzare le piccole economie di montagna, far conoscere i loro prodotti e creare nuove opportunità legate al turismo e alla cultura del cibo.

E se fino a poco tempo fa il formaggio era “solo” un prodotto da vendere, oggi diventa una storia da vivere: un percorso tra vallate, sapori e volti che rendono il Piemonte una delle regioni più autentiche del gusto italiano.

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