Paesi Narranti del Gran Sasso: un viaggio tra borghi, natura e sapori autentici
Scopri i 15 borghi del Gran Sasso uniti in un’unica destinazione: natura, storia e turismo enogastronomico sostenibile.
- Una destinazione nata da un’idea giovane e condivisa
- Il turismo enogastronomico nei paesi narranti
- La domenica nei paesi narranti
- Vivere i paesi narranti del gran sasso
Una destinazione nata da un’idea giovane e condivisa
La nascita della Destinazione Turistica Integrata “Paesi Narranti del Gran Sasso” è il frutto di un percorso lungo e appassionato, costruito insieme da comunità locali, associazioni e soprattutto da giovani che hanno creduto nel valore del loro territorio. Promosso dalla cooperativa Il Bosso con il sostegno del GAL Gran Sasso Velino, il progetto è cresciuto passo dopo passo, attraverso laboratori, eventi, incontri e formazione, fino a diventare una realtà ufficiale che oggi unisce 15 borghi in un’unica grande identità.
Alla guida di questa rete c’è Paolo Federico, sindaco di Navelli e presidente dell’associazione, ma la vera forza dei Paesi Narranti è lo spirito collettivo: cittadini, produttori, artigiani e nuove generazioni che hanno scelto di restare, innovare e raccontare con orgoglio le proprie radici. Il Festival dei Paesi Narranti è il momento simbolico di questa energia, un appuntamento annuale che porta in piazza storie, musica, tradizioni e nuovi progetti, trasformando i borghi in un palcoscenico di identità condivisa.

Il turismo enogastronomico nei Paesi Narranti
Il vero collante dei Paesi Narranti del Gran Sasso è l’enogastronomia: un patrimonio di sapori, prodotti e tradizioni che raccontano l’identità delle comunità e che rende ogni borgo una tappa unica.
A Navelli lo zafferano dell’Aquila DOP, chiamato “oro rosso”, non è solo un prodotto agricolo ma un simbolo di resilienza e orgoglio collettivo: ogni piatto arricchito da questa spezia diventa un’esperienza culturale oltre che gastronomica. Anche San Pio delle Camere, poco distante, lega la propria identità allo zafferano, con aziende agricole che aprono le porte ai visitatori per degustazioni ed esperienze immersive legate alla raccolta dei fiori.
A Santo Stefano di Sessanio il protagonista è la lenticchia locale, presidio Slow Food che ha reso celebre il borgo in tutto il mondo. Passeggiando tra le case in pietra e i vicoli medievali, si respira un’atmosfera sospesa nel tempo che trova compimento nella tradizionale Sagra della Lenticchia, occasione perfetta per incontrare la comunità e assaggiare ricette tramandate di generazione in generazione.
A Castel del Monte domina invece la cultura pastorale, con il celebre Canestrato di Castel del Monte, pecorino a pasta dura che racconta la storia dei pastori abruzzesi e della transumanza. Ogni anno, la Rassegna degli Ovini diventa un momento di incontro e festa, in cui sapori e tradizioni si intrecciano con la musica e le storie della montagna.
Capestrano e Ofena sono il cuore vitivinicolo della destinazione: qui il vino è un rito, con cantine che producono Montepulciano, Trebbiano e Pecorino abruzzese. Insieme al vino, protagonista è l’olio extravergine di oliva, che arricchisce i piatti della cucina locale. Visitare questi borghi significa entrare in contatto con aziende agricole a conduzione familiare che portano avanti una tradizione millenaria.
Nei borghi più piccoli e raccolti come Carapelle Calvisio e Castelvecchio Calvisio, il turismo enogastronomico si intreccia con la vita quotidiana: miele, legumi e ricette contadine accolgono i visitatori in un contesto autentico e ospitale.
Barisciano è legato alla coltivazione di erbe aromatiche e ortaggi, ingredienti alla base di piatti semplici ma ricchi di gusto. Prata d’Ansidonia celebra invece il legame con la terra e con i grani antichi, protagonisti della cucina tradizionale insieme alle carni alla brace.
A Caporciano lo zafferano torna a essere re della tavola, mentre Collepietro, noto come il “balcone d’Abruzzo”, invita a degustare formaggi e carni ovine, con lo sguardo perso su panorami mozzafiato. San Benedetto in Perillis aggiunge la sua voce al racconto con dolci a base di miele e mandorle, piatti semplici che racchiudono l’anima rurale del borgo.
Villa Santa Lucia degli Abruzzi è un piccolo borgo immerso nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, famoso per i paesaggi incontaminati e la pastorizia tradizionale. Qui il turismo enogastronomico si lega a formaggi genuini e piatti della cucina pastorale, offrendo un’esperienza autentica a contatto con la natura.
Infine, Calascio e la sua Rocca, icona del Gran Sasso, offrono non solo paesaggi da cartolina ma anche sapori autentici della tradizione pastorale: formaggi, salumi e ricette nate lungo i percorsi della transumanza.
Ogni borgo porta con sé un ingrediente speciale, un prodotto identitario o una sagra che lo caratterizza. Insieme, questi quindici paesi compongono un mosaico di esperienze che rende i Paesi Narranti del Gran Sasso una vera destinazione enogastronomica da vivere con lentezza, assaporando ogni dettaglio, ogni storia, ogni piatto.
La Domenica nei Paesi Narranti
Dal 7 settembre al 2 novembre 2025, ogni domenica sarà dedicata alla scoperta di due borghi della rete, in un viaggio esperienziale che unisce orienteering, degustazioni e visite guidate. Al mattino, mappe e bussole accompagneranno i visitatori tra vicoli e piazze, concludendo l’attività con un aperitivo a base di tipicità locali. Nel pomeriggio, invece, ci si sposterà nel borgo vicino per una visita guidata, arricchita dai racconti di una guida qualificata e di un abitante custode di tradizioni e memorie.
Un modo autentico e partecipato per scoprire i Paesi Narranti del Gran Sasso, non come turisti di passaggio, ma come ospiti accolti in una comunità che sa raccontarsi e condividere.
Vivere i Paesi Narranti del Gran Sasso
Scegliere i Paesi Narranti del Gran Sasso significa vivere un turismo lento, esperienziale e sostenibile, che mette al centro le persone e i loro saperi. È un invito ad ascoltare storie, ad assaporare piatti autentici, a perdersi tra vicoli di pietra e panorami che abbracciano il cielo. È il racconto di un Abruzzo autentico, giovane e resiliente, che guarda al futuro senza dimenticare la forza delle proprie radici.
Scopri qui la docuserie sui Paesi Narranti